PRIMA VITTORIA INCREDIBILE DI JACK MILLER NEL DISASTRO OLANDESE

“Gara bagnata, gara disgraziata”, bisogna da dire. Soprattutto per i colori italiani. Al bellissimo TT di Assen abbiamo visto uno spettacolo assurdo, pieno di colpi di scena.

Gara divisa in due: 14 giri sotto il diluvio universale, bandiera rossa e nuova partenza alle 15:01 con seguenti 12 giri finali. La prima metà di gara è stata dominata dal tricolore, con Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci e Valentino Rossi a giocarsi la vittoria, mentre la seconda parte si è rivelata terribilmente sfortunata per i nostri portacolori: prima Petrux, poi DesmoDovi e, infine, anche il Dottore si sono ritrovati a terra, quando quest’ultimo si trovava in testa con un buon vantaggio sugli inseguitori. La gara, dopo altre tantissime cadute, si è conclusa con solo 13 piloti arrivati al traguardo, con l’incredibile vittoria del giovanissimo Jack Miller davanti al sempre più dominatore della classifica mondiale Marc Marquez e al redivivo Scott Redding. Andiamo al pagellone.

Jack Miller: 62. Questo è il numero delle gare dominate da italiani (Valentino Rossi) e spagnoli (Marc Marquez, Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa) prima che qualcuno di un’altra nazione riuscisse a finire davanti a loro. L’ultimo fu Casey Stoner nel 2012, anche lui australiano. Grandissima gara per il piccoletto che finì diretto in MotoGP senza passare dalla Moto2, ha saputo cogliere l’occasione al momento giusto ed entrare nell’Olimpo degli australiani. Adesso speriamo di vederlo più spesso almeno nella top 10. Voto: 10 e lode.

Marc Marquez: zitto zitto, quatto quatto ha aumentato ancora di più il vantaggio in classifica. Oggi non ha graffiato, anzi, sembrava destinato a vedere il suo vantaggio mondiale diminuire a 17 punti, con un Valentino Rossi indiavolato che stava viaggiando versa una possibilissima doppietta. La fortuna però è stata ancora una volta dalla sua parte e si è ritrovato senza i tre principali contendenti alla vittoria in pista, caduti uno dopo l’altro nella seconda mini-gara. Secondo posto che vale come una vittoria. Voto: 7,5.

Scott Redding: nelle gare così incerte, il britannico del team Ducati Pramac si fa sempre trovare pronto. Fortissimo anche nella prima parte di gara, si conferma nella seconda portandosi a casa il terzo posto è il secondo podio in carriera nella classe regina. Ora è il momento di stabilizzarsi più in alto in classifica rispetto ai suoi standard. Voto: 8.

Pol Espargaro: di nuovo nei 5, stavolta quarto, anche se stavolta deve ringraziare tutte le cadute. Ma va bene così, comincia ad abituarsi e il podio presto arriverà. Voto: 7.

Andrea Iannone: che recupero per il Maniaco! Già nella prima mini-gara era riuscito a prendersi la quinta posizione, dietro solamente a Dov, Pet, Ros e Red, partendo ultimo, ma poi una caduta lo aveva relegato in 17ª posizione prima della “pausa forzata”. Forse oggi si meritava di più, soprattutto se non avessero interrotto la gara, ma va benissimo così. Voto: 7,5.

Valentino Rossi: che peccato, che occasione sprecata. La sfortuna non abbandona il Valentino nazionale, già al terzo “zero” su otto gare. Marquez vola in classifica grazie alla regolarità che non gli ha ancora fatto avere gare “a vuoto” e Lorenzo riesce a portarsi 6 punti a casa per grazia ricevuta, adesso la situazione in campionato si complica molto e 42 punti da recuperare non sono pochi. Ma, come si sa, “la ruota gira”, speriamo lo faccia presto. Voto: 6 di consolazione.

Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci: grandissima possibilità per la Ducati di tornare alla vittoria, purtroppo l’ennesima buttata al vento. Un peccato enorme per i due piloti tricolori, che oggi avevano la possibilità di fare un podio come quello della gara Moto3 della mattina (Bagnaia, Di Giannantonio, Migno, n.d.r.). Voto: senza voto.

Nuovo giro, nuovo “stravolgimento” della classifica. Le prime tre posizioni rimangono invariate, ma i distacchi crescono drasticamente. Marquez consolida la leadership raggiungendo quota 145 punti, lasciandone 24 di distacco da Lorenzo (121 p.). Valentino Rossi rimane fermo a 103, con 42 lunghezze di svantaggio dalla testa. Anche quarta e quinta posizione rimangono invariate, con Daniel Pedrosa a quota 86 punti e Maverick Vinales a 79.

A 10 gare dalla conclusione del motomondiale 2016 tutto può ancora succedere, prossimo appuntamento il 17 luglio in Germania, nel Sachsenring.

Alessandro Paini

@alepaini96

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