Tour de France: ancora Cavendish! Il pagellone della terza tappa

Terza tappa al Tour con l’arrivo ad Angers, ancora pianura con alcune curve nel finale letali per molti corridori. Solito enorme nervosismo e bagarrè per prendere le ruote migliori. La Etixx nel finale conduce la corsa proteggendo a dovere Marcel Kittel. Il lavoro dei fiamminghi si esaurisce però troppo presto, spazio allora a Boasson Hagen e Renshaw, un maestro nel tirare la volata finale a Marc Cavendish. Lo sprinter della Dimension Data è lesto nel prendere la ruota di Greipel per batterlo sul filo del traguardo con un colpo di reni da immenso pistard. Da segnalare la sede stradale negli ultimi metri. Venti metri di larghezza a disposizione dei corridori, dove tutti hanno potuto scaricare i loro watt. Unico fatto negativo di giornata la temperatura, dove sono finiti i classici pomeriggi di luglio con 40 gradi all’ombra? per il resto tutto sotto controllo, questo Tour è stupendo! Andiamo al pagellone:

Marc Cavendish: dobbiamo ammetterlo, fino due giorni fa non avremmo scommesso una lira su una sua vittoria al Tour. Questa sua leadership alla Dimension Data lo ha rinvigorito, a dimostrazione di quanto sia importante per uno sprinter avere la squadra a disposizione. Sembra di essere ritornati ai tempi della Columbia HTC quando c’era sempre Mark Renshaw come oggi a pilotarlo nel finale. Non sarà simpatico, ma quanti watt. Voto:10

Andre Greipel: partito troppo presto nel finale, il gorilla però anche oggi ci ha regalato una quantità industriale di watt. Una seconda piazza che fa molta rabbia, starà già spingendo ghisa in palestra per smaltire la delusione. Voto:8

Peter Sagan: il campione del mondo sta disputando un Tour eccezionale. É l’unico a fare tutto da solo e in tappe come quella di oggi non può che pagare dazio ai grandi sprinter, protetti ogni giorno fino sul traguardo dai loro gregari. Durante la tappa i commentatori RAI hanno provato a fantasticare su una sua possibile attitudine ai grandi giri. Non scherziamo, ma ve lo vedete Peter pedalare per sei ore con gli occhi sul Garmin come l’inglese che ogni giorno va al supermercato? Deve ancora regalarsi e regalarci la Sanremo, la Roubaix e poi potrà andare a Hollywood e darsi alla carriera cinematografica. Voto:9

Thomas Voeckler: la sua presenza al Tour è ogni anno importantissima. Le sue facce sono sempre uno spettacolo. Giornata di fuga per lui, tutta dedicata a scaldare il motore in vista delle sue classiche scampagnate pirenaiche. Voto:7

Marcel Kittel: la sua Etixx ha iniziato a lavorare troppo presto, lasciandolo solo quando al traguardo mancavano ancora troppo terreno. Nel finale è mancato l’uomo delgli ultimi metri, il cui ruolo al Giro era ricoperto da Matteo Trentin. La mancanza di Trento si vede. Forza Marcel, sei nettamente più forte di tutti allo sprint. Voto:6

@bauerdatardaga

 

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