F1, spettacolo a Zeltweg. Il resoconto del nostro Tommaso Govoni

Che gara emozionante quella di ieri. A mente fredda, offre diversi spunti di riflessione, a partire dal secondo patatrac stagionale in casa Mercedes fino ad arrivare alle dichiarazioni di un imbarazzante Arrivabene nel post.

Strano a dirsi, ha vinto ancora una volta una freccia d’argento. Al termine di un un ultimo giro al cardiopalma a spuntarla, questa volta, è stato Lewis. Fenomenale la rimonta – a suon di giri veloci – del britannico sul compagno di squadra nella parte finale della corsa.
Dopo il botto di Barcellona e la ruotata di Montreal il contatto fra i due era praticamente scritto, e la convivenza d’ora in poi sarà ancora più complicata. Tra Rosberg e Hamilton il rispetto manca ormai da troppo tempo; in Mercedes lo sanno bene, ma hanno scelto di continuare con due galli nel pollaio.
Ne avesse la Ferrari, di problemi così.

I fatti dell’ultimo giro sembrano dar ragione a Lewis e torto a Nico: pare che il tedesco abbia sofferto un problema al brake by wire, ma secondo voci di corridoio Rosberg l’ha semplicemente “tirata lunga” (forse oltre il limite) e Hamilton, con l’aggressività (ancora una volta eccessiva?) di quello che non ci sta, ha ugualmente girato, impattando di netto con la vettura del compagno di team. Il rientro in pista del Nero, poi, non è stato da meno: altra botta secca e colpo di grazia definitivo alla vettura di Nico.

Capitolo Ferrari: partiamo dal Vettel gate; l’opinione pubblica, anche tra gli addetti ai lavori, è divisa.
C’è chi sostiene che sia inaccettabile il fatto che Hamilton compia 22 tornate con le Ultra Soft e che invece a Seb, dopo 26, scoppi una Super Soft; tradotto: in Pirelli si sono fumati il cervello e la banda colorata sulle gomme, evidentemente, non conta una mazza.
C’è chi pensa, invece, che alla Ferrari siano matti perché rischiare la vita di un pilota per una strategia più che azzardata sia davvero troppo.
In generale, qualche dubbio sul comportamento degli pneumatici c’è, in particolare sul piano delle prestazioni e dell’usura delle diverse mescole, la cui differenza non sempre è così chiara come dovrebbe. Ma è lampante che la Ferrari consumi nettamente di più le gomme della Mercedes, unico team capace di adeguarsi senza problemi alle scarpe Pirelli. La Rossa, infatti, oltre a soffrire un’usura maggiore e più veloce rispetto alla casa della Stella, fatica tremendamente a mandare in temperatura gli pneumatici, generando un deficit prestazionale pesantissimo con le dirette avversarie (vedi Raikkonen – Ricciardo alla ripartenza della Safety Car ieri).

A proposito di Kimi: nel weekend austriaco ha dimostrato una volta di più di meritarsi il rinnovo; prima con la genialata del sabato in Q2, poi con una gara costante che, nonostante i limiti di una Ferrari imbarazzante, gli ha permesso di conquistare il quarto podio stagionale. Peccato per le bandiere gialle dovute allo schianto di Perez che gli hanno impedito di agguantare la seconda piazza occupata dal baby Verstappen, il quale si scopre mago nella gestione delle gomme. Una volta di più vi sono dubbi sulla strategia riservata al finnico, rientrato secondo ai box e rimesso in pista quinto dietro ad entrambe le Red Bull.
Intanto, la Mercedes vince con una sosta in più rispetto a tutti gli altri, a testimonianza che l’ultimo problema della Ferrari sono i piloti.

Voto 0 ad Arrivabene, che a caldo risponde così a una domanda riguardante la gara di Kimi:《 Dispiace per Vettel perché era velocissimo e senza lo scoppio della gomma sarebbe arrivato più avanti di Raikkonen》, e poi tratta letteralmente a pesci in faccia l’inviata Sky incaricata di intervistarlo.
Sentire la pressione è normale, ma un trattamento così differenziato fra i due piloti della scuderia è assolutamente inaccettabile e profondamente irrispettoso nei confronti di Raikkonen (ultimo campione del mondo con la Ferrari, n.d.r.) e dei suoi tifosi, ma soprattutto nocivo al clima di un team che – forse – è già sull’orlo del baratro.
Intanto, la classifica parla chiaro: Kimi e Seb hanno gli stessi punti, e Iceman è l’unico fra i piloti di testa ad avere un saldo positivo in classifica rispetto allo scorso anno (+22 punti).

Eppure Marchionne sembra aver già deciso di ingaggiare Perez per i milioni garantiti da Carlos Slim. E voi, lettori, che ne pensate?
Scrivete la vostra nei commenti qui sotto!

Un ringraziamento a @bauerdatardaga inviato SOLOWATTAGGIO allo Spielberg.

Ci vediamo a Silverstone!

@tommasogovoni

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