Julian, un creativo delle nevi

julian giacomelli

Siamo ad ISPO, a Monaco, per guardarci intorno e capire quali saranno le creatività dello Skiporn 2019 nella fiera più importante per quanto riguarda il settore degli sport invernali. Una giornata caratterizzata da un ormai clima primaverile in Baviera, con i primi bucaneve ormai sbocciati alle porte di Rosenheim. Non abbiamo un piano per la giornata, ci faremo guidare dall’istinto e dai “moq” asiatici. E sono proprio le giornate senza piani che ti regalano le sorprese, sono le giornate come queste a caratterizzare lo Skiporn

Siamo fermi per fare un po’ di coffeeporn in uno dei padiglioni della fiera, quando dal nulla sbuca un personaggio spettinato e dalle movenze familiari. E’ Julian Giacomelli, un livignasco, un italo-teutonico, un’icona dello Skiporn discesistico degli anni ’10, un innovatore, un funambolo, uno che deforma i suoi sci da telemark come se fossero dei normalissimi sci da gigante. Un ragazzo che ci ha ispirato, sin dalle categorie giovanili, uno che ha fatto parte della Squadra del Comitato Alto Adige più forte di tutti i tempi, dove i senatori erano Dominik Paris, Riccardo Tonetti, Andy Plank, Pirmin Einstein, Raphael Rungalldier e lui, Julian, uno che in pista con il suo silenzio metteva tutti d’accordo grazie alla propria indole carismatica. Uno che ha ispirato una piccola parte della generazione Y. Uno per cui vale la pena fare un articolo. 

“Guardalo! Grande Julian! Che Skiporn! ” – Lo salutiamo con il classico calore latino, come se non lo vedessimo da decenni, ma la sua reazione pacata ci ricorda che nel suo corpo scorre ancora sangue germanico. Non c’è tempo per i convenevoli, dopo soli 3 secondi la nostra conversazione si è diretta verso lo Skiporn e l’innovazione dei materiali. “Stamattina alle 5 stavamo disegnando nuovi attacchi da telemark, stavamo cercando qualche soluzione nuova”– eccola la sua creatività, quando meno te lo aspetti Julian è pronto a stupirti con idee pazzesche: siamo ad ISPO, dove i brand mondiali esibiscono per la prima volta le collezioni dell’anno successivo, ma il suo sguardo ed il suo pensiero sono già al 2020. Anzi, sono verso l’infinito e oltre.

Poi fa qualche passo indietro e torna a parlarci del presente e della fiera di Monaco “Parlavo alla gente dei nostri materiali e della nostra innovazione dicendogli “This is Skiporn, this is the future”. Ma voi avete dato un’occhiata ai nostri sci?”. Lo si vede e lo si sente, è molto fiero del brand per cui lavora, Moonlight Mountain Gear, una casa norvegese che produce sci ultraleggeri e ultraskiporn, dove eleganza e performance creano un connubio che colpisce.

Arriviamo allo stand ed inizia a presentarci la collezione, dagli sci a pianta larga a quelli da alpinismo, di una leggerezza spaventosa. Rimaniamo colpiti dalle qualità di questo sci da Watt. Julian è un fiume in piena, potrebbe parlare per ore di queste aste di legno, si vede che ha lo sci nel sangue. I suoi racconti vanno a ruota libera, da Livigno, fino alla stella Thomas Dressen, suo compagno di squadra durante l’esperienza teutonica – ” avete visto come sta sciando? ”  Poi si gira verso i faretti sui caschi e inizia a parlarci di Lumen e luminosità – “Con questa vai dove vuoi, puoi perfino farci le grigliate in pista da quanta energia sprigionano, guardate sul tetto del padiglione quanto illumina”. In quel momento capiamo che i Lumen in fin dei conti sono come i watt, non sono mai abbastanza.

Abbiamo valicato il Brennero, per raccontarvi l’innovazione dei grandi Brand Mondiali, con l’intenzione di indicarvi una via per essere belli sugli sci già dall’ Opening di Sölden, di presentarvi i nuovi 30 metri, nuovi design e le nuove tendenze per il 2019, ma alla fine ha vinto lui. Ci aspettavamo di farvi un resoconto dettagliato da ogni padiglione, dal racing al free, invece ha vinto questo creativo delle nevi, Julian Giacomelli, uno che ha la neve nel sangue, che lo Skiporn sa trasmetterlo anche senza sci ai piedi, basta guardarlo negli occhi. Uno che ci fatto salire in macchina verso casa dopo una giornata stupenda, facendoci esclamare guardando le Alpi all’orizzonte: ” che bello venire all’ ISPO per parlare con Julian”. 

 

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