Una giornata da leggenda, la prima edizione della GF Top Dolomites, tra Madonna di Campiglio, Durone, Ballino e Riva del Garda. Dai monti al mare senza sconti, in una giornata in cui è stata l’ acqua la protagonista. Una Madonna di Campiglio che si è svegliata al mattino con sette gradi, pioggia e nuvole.
Dopo la partenza controllata, con un dietro macchina fino a Pinzolo, ecco il via. Subito scatti in testa al gruppo, con un uomo MGKVIS particolarmente attivo con scatti senza un perché. Nell’ avvicinamento alla prima salita, il temuto Passo Durone, tanta bagarre per rimanere in testa.
A Bolbeno è subito lo Swatt Club a mettere tutti alla frusta: Timothy Bonapace si porta in testa e poi ecco partire Francesco de Candido con un attacco per far rimanere il capitano Zonta coperto. Sulle rampe al 18% del Durone è uno sparpaglio totale. Zen non fa fatica, Zonta da lezioni di bikeporn con un agilità assurda, Pontalto salta sulla sella, Romano smanetta col cambio e De Candido fa un fuori giri da ricovero ospedaliero.
La pioggia batte forte, i corridori del medio fanno un mangia e bevi fino a Pinzolo. Avanzo è di un altro pianeta, mentre i motoroni da fondo vanno a scalare il Ballino. Zen non tira un metro, mentre tutti gli altri cercano collaborazione. Sull’ascesa finale da Pinzolo a Campiglio il vicentino se ne va da solo, lasciandosi ad un minuto Bonanomi Stefano e quattro Pinton Cristian. Dalle gallerie spunta Tiziano Zonta in quarta posizione, è un tripudio. Qualche minuto dopo ecco Nicola Duchi. Andiamo al pagellone:
Francesco Avanzo: in gruppo si dice abbia pedalato 4.000 Km ad agosto per preparare questo evento. Non lascia nulla agli avversari, solo i minuti. Voto: 10
Daniele Bergamo: l’ultimo a cedere sotto il forcing di Avanzo. Complimenti a questo lottatore. Voto: 9
Tiziano Zonta: uno con i suoi km nelle gambe avrebbe primeggiato nel medio, ma i vertici dello Swatt Club lo obbligano a fare il lungo in ottica futura. Sul Durone frulla mentre gli altri sono più storti di Froome. Nel finale paga il fondo, ma che corridore! Sulla sparata secca non è secondo a nessuno. Accendete la TV, alla prossima Maratona Dles Dolomites farà disastri. Voto: 8
Nicola Duchi: l’ unico in grado di arrivare quinto con due forature. Davvero sfortunato il nostro scalatore del Lago di Garda. Voto: 7
Francesco De Candido: se ne va da solo ad inizio Durone, cosciente di doversi guadagnare un minimo vantaggio per poter stare coi big sulle rampe più dure. Rimane al fianco di Zonta e prima di staccarsi gli dà un urlo d’incitamento. Voto: 7
Timothy Bonapace: il ritorno! Dopo mesi lontano dalle competizioni a causa dell’ infortunio al ginocchio, eccolo rientrare nella gara di casa. Lotta e soffre, la mente è già proiettata al 2019. Voto: 6
Enrico Zen: al mattino gli chiediamo perché non fosse all’ Otztaler, ma il vicentino borbotta qualcosa di incomprensibile. Non tira un metro sul Ballino, l’ antibikeporn per caratteristiche fisiche. Dopo anni davanti a gente come Sagan, GVA e Stybar, ieri ci è sembrato di rivedere Emanuele Sella. Compitino. Voto: 6
Alberto Laurora: non si ferma più, questa volta insieme ai suoi fidi Giovanni Danieli e Tullio Serafini, i suoi eventi non hanno freni. Anche a Campiglio la sua organizzazione è impeccabile, tra supecar al seguito della corsa ed una partenza che ci ha ricordato la piazza di Anversa al Giro delle Fiandre. Voto: 10
Don Mattia Vanzo: oggi sull’ Adige, è stato riportato il disagio di Don Mattia Vanzo, sacerdote nella chiesa di Pregasina. Il parroco di si è detto sconcertato per aver lasciato i propri cristiani. Ci scusi Don Mattia, ma nella prossima Omelia dica ai suoi fedeli che dovevamo fare Bikeporn. Voto: 3