Robby Kelley è ispirazione pura

Agosto è diventato il mese dell’americano Robby Kelley. Nel Down Under come sempre da spettacolo, segnando grandi tempi una manche dopo l’altra e dando sfogo al suo estro e alla sua creatività, che lo rendono uno degli sciatori underground più amati degli ultimi anni. Le sue tute in spandex dalle grafiche fantascientifiche e avanguardistiche stanno facendo scuola e la sua sciata è ormai fonte di ispirazione per migliaia di giovani che vogliono sfondare nel mondo dello sci. 

Ma Robby non è solo stile e curve al fulmicotone, anzi, è anche un grande DT di se stesso: nonostante non faccia più parte della squadra nazionale statunitense riesce comunque ad allenarsi con molta qualità girando i migliori ghiacciai europei e spendendo il mese di Agosto fra Nuova Zelanda e Australia. Sono trasferte molto costose che riesce a fare grazie all’ospitalità di molti club locali, che gli offrono vitto e alloggio in cambio della sua esperienza da sciatore di caratura mondiale. Insomma un bel modo di sfruttare il proprio talento, anche se per creare questi “rapporti internazionali” c’è bisogno anche di qualche dote extra sportiva.

Ieri lo slalomista delle Fiamme Gialle Stefano Baruffaldi ci ha inviato una foto che ritrae l’essenza di questo sciatore: un mazzo di pali in spalla, una t-shirt del Vermont a maniche corte e una tuta da ginnastica sotto la tutina, perché la calzamaglia è troppo scomoda. Robby, ti aspettiamo nella top 30 di Coppa del Mondo per dare un po’ di colore al circo bianco. Abbiamo bisogno di atleti del genere.

@carloberry

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