Sarebbe dovuta essere una gara senza emozioni, la classica passerella ad una settimana dai mondiali che solitamente non ti lascia nulla, se non i vari punteggi in termini di classifica di Coppa del Mondo. Dopo la prima manche, svoltasi sulla classica pista di Chamonix senza nessuna difficoltà particolare, lo scenario che si presentava era proprio questo: distacchi risicati, atleti tutti attaccati nonostante una figura a doppia interpretazione e i soliti noti a giocarsi la vittoria, con Noel davanti a tutti ma con Zenhaeusern e Yule sulle sue code. Ci ha pensato il tracciatore austriaco a rimescolare le carte, vista la prima manche da voto 4 dei suoi atleti: figure sorte che prendevano i dossi di traverso e velocità notevolmente ridotte che hanno favorito tante inforcate e tante rimonte.
Torna sul gradino più alto del podio il “vatusso” svizzero Zenhaeusern, con AJ Ginnis, autore di una manche incredibile, sul secondo gradino ad anticipare Yule. Prova sufficiente di Vinatzer e Sala, ma andiamo al pagellone:
Ramon Zenhaeusern: l’avevamo scritto già dopo Schladming, ha cambiato sciata ritrovando la fluidità e la stabilità dei tempi d’oro, l’unico a salvarsi dalla carneficina della seconda manche con il secondo tempo parziale. La chiave di volta? Philippe Petitjean, ex skiman di Kristoffersen ora al suo fianco. Voto 10
AJ Ginnis: giornata storica per la Grecia e per questo ragazzo classe ’94, che finalmente nella seconda è riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale. Dopo l’infortunio che l’ha tenuto lontano dai giochi nella stagione olimpica, un ritorno in grande stile con il primo podio in carriera. L’unico a farci saltare sul divano quest’oggi. Voto 10
Daniel Yule: podio di mestiere per lo svizzero, sinceramente nulla di entusiasmante nelle sue due manche. Solita base larga e piede veloce. Voto 7
Jett Seymour: altra sorpresa, fino ad un certo punto, di questa giornata. Chi lo segue da tempo sa del potenziale dello yankee classe ’98, quasi mai al traguardo nelle sue apparizioni in massima serie. Oggi grande prima manche, undicesimo con il 59, e seconda in totale controllo, per un settimo posto che dà grande fiducia. Voto 8
Henrik Kristoffersen: qualcosa si è inceppato dopo Wengen, ormai sono tre slalom senza podi, ed oggi, con il pettorale rosso assente, una grande occasione sprecata. Vedremo ai mondiali. Voto 5
Austria ski team: prova che definire incolore per le aquile biancorosse sarebbe riduttivo, mai in partita, con Blacki e Matt addirittura fuori dai 30 e Gstrein miglior austriaco tredicesimo. Arresto pesante in vistra del mondiale. Voto 4