I ragazzi di Axel Merckx

Axel Merckx Axeon Solowattaggio

Il Merckx più famoso nel mondo del ciclismo si chiama Eddy il “Cannibale”, uno dei ciclisti più forti di tutti i tempi Ma c’è un altro Merckx, Axel (il figlio), che sta lavorando nell’ombra per portare al successo tanti giovani ciclisti. Dopo una carriera sulle due ruote di grande livello (bronzo olimpico ad Atene 2004 e campione nazionale belga nel 2000 come migliori risultati), nel 2009 Axel ha deciso di diventare direttore sportivo spostandosi in America e dirigendo prima la Trek-Livestrong e poi la Axeon Hagens Berman, una squadra di under 23 piena di promesse. Quando parla del suo ruolo nel team dice di essere un pò come uno zio “cool” che si diverte e aiuta i suoi nipoti. Cari talent scout, ecco qualche nome da segnare nella vostra lista.

Adrien Costa è sicuramente la grande promessa del team. Un 18enne franco-statunitense che ha corso come un veterano all’ultimo Tour of Utah, chiuso in seconda posizione dietro Lachlan Morton e davanti a scalatori di livello internazionale come Atapuma e Talansky. Lo scorso anno fu preso dalla Etixx-Quick Step come stagista e siamo sicuri che non passerà molto tempo prima di rivederlo in Europa, nel ciclismo che conta. E’ lui il talento più grande oltreoceano.

Poi c’è Tao Geoghegan Hart, un britannico classe ’95 che ha corso come stagista del Team Sky nella passata stagione. Secondo Merckx è un talento enorme e può andare forte su molti terreni, dal pavé fino alle salite. Il prossimo anno non sarà più alla corte di Axel e dunque potremo già godere delle sue capacità nel World Tour, anche se non è ancora chiara la sua destinazione. Poi c’è Owen Logan, un altro statunitense di ottime prospettive, vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi Under 23 a conferma delle sue ottime doti da uomo da classiche.

Altri giovani interessanti sono Gregory Daniel, classe ’94, e Ruben Guerreiro, vincitore quest’anno del Palio del Recioto

Axel dice di non voler essere ricordato come parte della dinastia Merckx, ma vorrà essere ricordato come un grande persona e come un grande “developer” di giovani ciclisti. Per ora sembra ci stia riuscendo alla grande.

@carloberry

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