Pinheiro e Odi incendiano la Gran Risa. Il pagellone della due giorni Badiota

Un’edizione da incorniciare sulla Gran Risa, con due grandi vincitori e tanta bagarre tra le prime posizioni a differenza della Val d’Isere. Due giorni con due protagonisti diversi, prima Braathen, poi il ritorno di Odermatt a confermare quanto questi due sciatori stiano prendendo un’altra strada rispetto agli altri. Solamente i tracciatori delle prime manche hanno tolto spettacolo, impedendo a sciatori nelle retrovie di qualificarsi e dimostrare le loro qualità  . Kristoffersen dimostra grande continuità e feeling con i materiali, si rivede ai vertici Pinturault, mentre il tedesco Schmid è sempre pronto a dare la zampata. Mai come quest’anno la lotta per il podio è stata così aperta, ci vediamo tutti a Campiglio. Andiamo al pagellone:

Lukas Braathen: è l’antipodo di Odermatt nella sciata, ma il norvegese sta dimostrando a tutto il mondo che cosa significhi accelerare curva dopo curva. Ieri è uscito di scena dopo un primo intermedio in cui aveva già dimostrato d’avere la doppietta nel mirino. Voto:10

Marco Odermatt: sta facendo un altro sport, fa sembrare gigantisti come Pinturault sciatori di un’altra epoca. Dopo il palo mentre gli altri risalgono, lui inverte anche quando è in ritardo di linea.  Mostruoso, vincere dopo una settimana di velocità è ormai cosa rara. Voto:10

Henrik Kristoffersen: è rinato. Lo scorso anno in gigante i suoi sci erano continuamente in balia, quest’anno è piantato sugli appoggi come mai. Due podi, due giorni in cui ha fatto rivedere tutto l’agonismo che ha dentro. Voto:8

Joan Verdu: una seconda manche capolavoro nel primo giorno. Linee tese e pulizia, proprio ciò che non fanno i nostri gigantisti. Voto:8

Zan Kranjec: ancora ad alto livello ma dimostra i suoi limiti nella seconda manche del primo giorno, si riscatta nella seconda gara. Anche la sua sciata è però distante dallo svizzero. Voto: 8

Rafael Haaser: Odermatt a parte, vedere un velocista così bene in gigante fa veramente notizia. Voto: 7

Sam Maes: pochi sciatori al mondo hanno i piedi del fenomeno belga. Gli manca ancora continuità, se poi ci mettiamo la tracciatura della prima manche di domenica è dura anche per lui. Voto:7

Filippo Della Vite: troppo incastrato, da lui  ci aspettavamo molto di più. Voto:7

Marco Schwarz: solido, continuo . Il carinziano sta tornando, questa volta dalla porta del gigante. Ai Mondiali  si dovranno fare i conti con lui. Voto:7

Manuel Feller: doveva sbranare la Gran Risa,  aveva anche la condizione per farlo. L’austriaco tuttavia commette gravi errori nel primo gigante, non vede invece il traguardo nel secondo.  Voto:5

Mathieu Faivre: dove è sparito il gigantista degli ultimi anni? Voto:4

Roland Leitinger: due giornate di guerra con materiali e forza centrifuga. Qualcuno salvi l’austriaco. Voto:3

Luca De Aliprandini: ultimamente sta passando più tempo a criticare la federazione che a fare le curve. Un sistema che in questi anni è rimasto in piedi grazie a fenomeni, a gente che sarebbe arrivata anche correndo con l’Albania. Uno come lui avrebbe potuto continuare come altri colleghi a sorvolare l’argomento, per questo dobbiamo stargli vicino. Non ci si dimentica di come si scia in due giorni. Voto: s.v

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