Amiamo le emozioni, amiamo le storie di atleti sconfitti e delusi, ma negli ultimi giorni Gianmarco Tamberi ha esagerato. E’ straziante veder svanire i sogni olimpici in un momento di forma pazzesco, è brutto dover rinunciare al proprio sogno. Ma quanti atleti in passato hanno dovuto fare i conti con infortuni prima di un grande evento? Va bene piangere, va bene disperarsi per non poter partecipare all’appuntamento della vita (che poi Tamberi è un classe ’92 e di Olimpiadi potrà farne ancora), ma c’è un limite a tutto. Simon Gerrans si è trovato nella stessa situazione del saltatore italiano, ma ha avuto una reazione pubblica completamente diversa.
Il ciclista australiano vincitore della Milano-Sanremo nel 2012 e della Liegi nel 2014 è caduto pochi giorni fa al Tour de France e di conseguenza ha dovuto sventolare bandiera bianca rinunciando alla convocazione per la gara olimpica. Gerrans è un classe ’80 ed è agli ultimissimi anni di carriera e molto probabilmente Rio 2016 rappresentava la sua ultima possibilità per vincere una medaglia. Su Facebook però ha pubblicato un post con toni totalmente diversi rispetto a quelli del giovane italiano, spiegando in modo composto e dettagliato i problemi e le cause della sua definitiva rinuncia. L’addio ai giochi olimpici di Rio de Janeiro da parte di Tamberi è però diventato un caso nazionale. Ma non si tratta di un’esagerazione?
Vi ricordate di Esteban Chaves al Giro d’Italia? Il giovane colombiano dopo aver perso la maglia rosa nell’ultima tappa ha fatto innamorare tutta Italia con le sue dichiarazioni: “Alla fine abbiamo solo perso una corsa in bici”. Situazioni completamente diverse, ma neanche troppo quando si parla di sogni svaniti per un soffio.
Quindi Gianmarco stai tranquillo e torna ad allenarti per altri obbiettivi. E pensaci due volte quando dici “ridatemi il mio sogno”, magari lo stai già vivendo e lo vivrai ancora per anni.
@carloberry