Gigante in notturna sulle nevi di Schladming, quasi un inedito dopo lo slalom di ieri sera e anche oggi non sono mancate le sorprese. Dopo la defezione di Marco Odermatt visto il piccolo infortunio patito a Kitz, sembravano avere gioco facile Kristoffersen e Braathen nel gigante odierno. Entrambi però nella prima manche hanno dimostrato di non tenere il passo di un Loic Meillard indiavolato. Lo svizzero sul duro della Planai è qualcosa di magico, deforma lo sci come nessun’altro facendo sembrare tutto facile. Alle sue spalle c’è Gino Caviezel, anche Il grigionese dimostra subito d’essere in serata andando ad ipotecare il podio già nella prima manche. Alle loro spalle grande equilibrio e distacchi da gare minori, con l’Italia che piazza soli due atleti nella seconda manche, uno considerando che Hannes Zingerle dopo essere stato messo fuori squadra la scorsa stagione si è allenato con il Team Global Racing di Paul Hempstein. Nella seconda manche è proprio Zingerle a far vedere belle cose, andando a centrare una bella rimonta fino al quattordicesimo posto. Gli altri però non stanno a guardare, Steen Olsen dimostra in due giorni d’essere già il presente in Norvegia, mentre Marco Schwarz rimonta fino ad un podio che di questi tempi in casa Austria non è scontato. Meillard e Caviezel vanno a congelare le posizioni della prima manche senza Odermatt, che periodo per gli elvetici. Considerando il gigante come vero termometro del livello tecnico di una nazione, la nostra questa sera ha raggiunto il minimo storico, con gli azzurri in affanno e sempre a rincorrere lo sci. Serve veramente un cambio di marcia, non solo da parte degli atleti, ma andiamo al pagellone:
Loic Meillard: qualche anno fa Marco Odermatt, in una trasmissione televisiva disse che se dovesse insegnare il gigante ad un bambino gli farebbe vedere i video di Loic. È proprio vero, Loic ogni volta in cui apre il cancelletto fa scuola. Voto:10
Gino Caviezel: ormai troppo maturo per gettare al vento un’occasione del genere. Nella seconda ci prova, ma fino ad un certo punto. Voto:8
Marco Schwarz: in altre annate uno sciatore così completo avrebbe corso per la generale. Follia il carinziano, primo podio in gigante della carriera a poche settimane dall’inizio dei Mondiali. Voto:8
Alexander Steen Olsen: in questi primi mesi in Coppa del Mondo sembrava uno normale, quasi oscurato da Braathen e McGrath. In poche settimane ha tuttavia cambiato marcia, questa sera al punto da far sognare in grande tutta la Norvegia. Voto:8
Hannes Zingerle: miglior italiano e fuori squadra. Gara importante per il re della Val Badia, ritrovatosi finalmente in pochi mesi al Global Racing e autore del miglior risultato in carriera. Avanti così! Voto:8
Team Global Racing: ricerca continua del limite, atleti spinti ogni giorno a migliorarsi. Lo squadrone di Paul Hempstein è un esempio d’avanguardia dello sci mondiale. Voto:8
Kilde Aleksander Aamodt: pochi passaggi in gigante nei piedi, ma idee molto chiare. Vedere la sua intensità tra le porte larghe è qualcosa di unico. E ora testa a Cortina dove potrebbe demolire gli avversari. Voto:7
Lucas Braathen: la differenza tra lui e i normali? In una serata no, il norvegese finisce decimo, altri non riescono a qualificarsi. Voto:6
Brian Mclaughlin: follia lo stato di forma dell’americano. Riesce a combinare qualsiasi cosa in tutte due le manche, facendo registrare settori da prime posizioni alternati da cali improvvisi di lucidità. Voto:5
Henric Kristoffersen: di questi tempi va di moda incolpare il setup, ma siamo proprio sicuri sia questa la causa dei suoi risultati a Schladming? Spesso ricade negli errori delle scorse stagioni, andando a tagliare anche l’entrata al cancelletto. Voto:5
Sam Maes: anche il belga sta attraversando un grande momento di forma, purtroppo però senza arrivare al traguardo. Voto:5