Ormai lo Swatt Corner è diventata una tradizione vera e propria al Giro d’ Italia. Anno dopo anno la partecipazione a questo evento è sempre più importante ed intensa, un appuntamento dove molti fan non vogliono mancare, a costo di perdere il posto di lavoro. Dopo l’ exploit della scorsa edizione quest’ anno abbiamo deciso di allestire la nostra curva in cima ad un sasso sul Passo Valparola, ma non un sasso a caso, non una pietra qualsiasi, bensì un sasso dolomitico. Un evento targato Solowattaggio che ha valorizzato la corsa a 100 chilometri dal traguardo, su un passo ininfluente per la classifica.
In realtà il nostro tendone è stato posizionato sul rettilineo finale della salita e non su una vera e propria curva, anche perché le pendenze irrisorie di questo Giro hanno reso difficile la scelta e la programmazione di un evento di tale importanza, ma a questo marchio di fabbrica non cambieremo nome nemmeno se dovessimo seguire una corsa in mare.
L’ arrivo per i fondatori dello Swatt Club in cima al Passo Valparola è stato fissato intorno alle 19.00 circa di mercoledì 24 sera. In un paio d’ore era già tutto pronto grazie ad un organizzazione impeccabile. Gazebo montato, griglia per cucinare calda, scritte per terra pronte, dove la dedica a Michele Scarponi faceva da aprifila. La vera protagonista della serata è stata però la Torta Solowattaggio, preparata apposta per omaggiare questo Giro 100 dal pasticcere di Santo Stefano di Cadore Alessio Buzzo, il maitre della pasticceria Bressan. Il taglio è stato effettuato all’arrivo a serata inoltrata del Prez Carlo Berry, accolto ed acclamato a gran voce dal coro ripetuto all’ infinito “c’è solo un Presidente”.
Prima che il picco glicemico generato dagli zuccheri e dalle farine 00 ci seccasse nei nostri sacchi a pelo, abbiamo scattato qualche foto in piena notte, omaggiando Michele Scarponi sia con una scritta in cielo. Le temperature rigide della notte rasentavano l’ipotermia, ma grazie ai prodotti per la capillarizzazione fornitici dai nostri partner ufficiali Compex e Oxeego siamo riusciti anche questa volta a salvare la pelle.
In un attimo è già l’alba, sono le 5:30. Gli spiragli di luce e l’aria fredda dei 2.000 metri entrano nei finestrini della nostra auto. Ci gustiamo il panorama grazie ad una passeggiata sul sentiero limitrofo al nostro accampamento, lo scenario non ha bisogno di descrizioni: siamo sulle Dolomiti, non sulle colline francesi. Una volta finito il risveglio muscolare da ciclononni è finalmente ora di uscire del tutto dalla branda per preparare al meglio la giornata. Allenamento di ripetute in soglia, su e giù dall’ultimo chilometro del Passo Falzarego per un nostro servizio fotografico con il nostro completo estivo, mentre allo Swatt Corner iniziano i discorsi dedicati al bikeporn, all’avanguardia e al mondo iper-reale.
Gli amatori sulle strade del Giro rappresentano un fenomeno di prima importanza per Solowattaggio, un patrimonio inestimabile da tutelare e per questo motivo lo Swatt Club ha incitato e spinto ogni singolo ciclista al passaggio davanti al nostro stand. Dalle 10 di mattina fino al transito della tappa è stato uno sclero continuo, offrendo birre e orsetti Haribo ad ogni cicloamatore che passasse di lì.
Manca solamente un’ora al passaggio dei corridori, ed ecco sfilare la carovana rosa, epica e al tempo stesso futuristica. Il Giro d’Italia non ha confini, è un amore infinito. Lo Swatt Corner inizia ad essere sempre più affollato e tutti i presenti indossano rigorosamente un’occhialata Prizm griffata Oakley.
Ormai ci siamo, mancano pochi minuti al passaggio della fuga, caratterizzata dalla presenza della maglia azzurra Mikel Landa e dagli uomini del Team Sky a dettare l’andatura. Gli agenti della Polizia di Stato si fermano con le loro moto davanti alla nostra postazione pronti ad intervenire limitando una nostra probabile “bravata”; il nostro chef stellato Michelin Tonneke però, grazie all’ esperienza portata a casa dopo la Paris-Roubaix e grazie ad un impianto di cucina al pari di Bora Cooking System, offre prontamente un ristoro degno da Ristorante stellato. Panino con salamella, avvolto nello scottex per non sporcarsi le mani e bevande fresche. La Polizia viene così corrotta. Dovrebbero farci avere dei pass per ogni zona ZTL di tutta Italia.
Arrivano quindi i corridori: prima la fuga, poi il gruppo Maglia Rosa. La correttezza dello Swatt Corner è ineccepibile. Nessuno viene toccato e la corsa prosegue senza intoppi. Gli elicotteri dei ponti radio e delle televisioni internazionali volano sopra la nostra testa, mentre i fumogeni riempiono l’aria rarefatta in quota dove solo le aquile possono volare; questa volta però non in strada, ma in cima al sasso per stare lontani dalle polemiche.
Una 24 ore organizzata nel minimo dettaglio per assistere a 3 minuti di gloria ed emozioni che hanno ripagato tutto il tempo impiegato ed i sacrifici fatti. Perché solo con la passione si ottengono grandi risultati. Vi aspettiamo il prossimo anno followers.
Grazie a chi c’era e a chi ha reso possibile tutto ciò.
Con affetto,
il Team Solowattaggio