La cultura pre-gara degli sci club anni 2000

Vi ricordate quando gli allenatori, mentre viaggiavate sul pulmino nelle fredde mattine pre-gara, vi dicevano con molta veemenza: “Adesso vi carico io”, sparandovi nelle casse il discorso de Il Gladiatore remixato da Gigi D’Agostino? Bene, questi momenti hanno caratterizzato le carriere di qualsiasi adolescente italiano degli anni 2000 e sono stati i più belli e i più intensi emotivamente parlando.

“Al mio segnale, scatenate l’inferno!”. Era questa la frase del capolavoro di Gigi Dag che poteva accompagnare la vostra uscita dal pulmino, a testa alta e con il petto in fuori pronti per battagliare sulle piste di tutta Italia. Che momenti ad alto tasso adrenalinico.

Sicuramente i vostri allenatori avranno azionato la loro chiavetta USB con le greatest hits degli AC/DC o con i pezzi più cattivi dei Metallica. I coach più tamarri invece pensavano di regalarvi scariche di Dopamina facendovi ascoltare a “volume 99” Infinity dei Guru Josh Project, salvo poi rovinare l’impianto audio. Dal rock, al metal, passando per l’indie, con un po’ di musica dance anni ’80 e un pizzico di elettronica. Sui pulmini degli sci club è passato di tutto, ma l’intento era sempre lo stesso: emozionare e far venire la pelle d’oca a dei ragazzi pronti a gareggiare.

Per i più sentimentali invece era fondamentale iniziare la giornata sentendosi dire “Non so cosa dirvi davvero. Tre minuti alla nostra più difficile sfida professionale“, la frase iniziale del discorso di Al Pacino nel film Ogni Maledetta Domenica. Un discorso che sottolineava che “I centimetri sono ovunque“, ma per voi poteva essere inteso come “potete prendere i secondi ovunque“. In ogni caso le vostre menti in quei momenti venivano trasportate in una nuova dimensione, trascendendo la realtà e facendovi dimenticare le aspettative di giornata.

In questi momenti vi siete sentiti tutti uguali, tutti forti e tutti capcaci di spaccare il mondo a suon di watt.

Cari allenatori, non smettete mai di tenere alto il volume delle casse nei vostri pulmini, perché molte canzoni, belle o inascoltabili che siano, rimarranno nella mente dei vostri ragazzi per tutta la vita.

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