Impresa Innerhofer, solo Mayer fa meglio! Il pagellone del Superg di Kitz

C’era grande attesa per il superg più bello del Circo Bianco, dove velocità e curve ai limiti della sopportazione fisica mettono a dura prova gli sciatori più forti del globo. Una Kitzbühel che anche questa volta ci ha regalato il massimo sotto ogni punto di vista, con un pubblico da grandi occasioni, una pista lucida come gli elicotteri atterrati allo Stanglwirt di Going e uno sciatore austriaco a dominare la gara. É sempre un toccasana per tutto il Circus quando un austriaco vince sulla Streif, aumentano sponsor, ascolti televisivi, cene di gala e l’appeal verso questo sport. Matthias Mayer il carinziano, uno che dà spettacolo ogni volta che mette ai piedi sci superiori ai due metri, dopo un’estate di grigliate sui laghi carinziani è tornato alla vittoria, a più di un anno dalla caduta in Val Gardena che poteva lasciarlo paralizzato. Il vincitore morale di giornata è però Christof Innerhofer, che con un’impresa simile a quella di Herman Maier a Nagano 1998, è arrivato a soli 9 centesimi dalla vittoria. Inner ha costruito questo risultato con la testa prima delle gambe, capendo già al cancelletto che a Kitzbühel non esistono compromessi, o tutto o niente, per vincere bisogna essere disposti a perdere. Ci ha gelato il sangue dopo pochi secondi, con un salto al limite in cui ha rotto il ghiaccio e lo ha portato a spingere al limite di lì fino al traguardo. Le sue curve prima dell’ Hausberkannte sono state da cineteca, con diagonali tese in cui abbiamo visto l’Inner dei mondiali di Garmisch 2011; Lo sclero all’arrivo ha acceso i cuori del pubblico presente ed è stato sentito fino a Rosenheim. Bravo Inner e bravo il suo fido allenatore Hansjorg Plankesteiner, che impresa!

In terza piazza Beat Feuz, uno ormai di casa, che in vista mondiali fa paura a tutti. Tre atleti che nell’ultimo anno hanno vissuto infortuni gravi, tre atleti che hanno già nel loro parco trofei il Kitzgams, a dimostrare il fatto che in questo posto speciale non ci si può inventare nulla. Andiamo al pagellone, interamente dedicato all’Austria, la nazione a cui dobbiamo solamente dire Grazie.

Matthias Mayer: ha stupito tutti ancora una volta, con la pressione di Hans Pum e Peter Schroeksnadel al traguardo, pronti a dover spiegare alla stampa nuovamente le cause di una giornata fino a quel momento nerissima. Non ha entusiasmato come Inner, ha però sbagliato meno degli altri, portandosi a casa il terzo Kitzgams della carriera. Con questa vittoria si autoesclude dalla lotta di domani dal momento che trascorrerà la serata al Weisswurstparty scattandosi selfie davanti al macellaio bavarese Toni Holnburger. Voto:10

Max Franz: davanti ai microfoni ORFMayer era stato chiaro: “non è tempo di festeggiare, c’è ancora Max in partenza”. Niente di più vero, il cinghiale carinziano ha accarezzato la vittoria fino all’ultimo nonostante due errori che hanno imbestialito il cugino Werner a bordo pista. Domani sarà il favorito numero 1. Voto:7

Marcel Hirscher: oggi lo sciatore più forte di tutti i tempi ci ha delusi, non per quello che dimostrato in pista, dove non sbaglia un colpo dal lontano 1989, bensì nelle dichiarazioni post gara. A suo giudizio la parte finale era troppo veloce, non era un superg, ma una discesa. Marcel è stato però smentito dopo pochi minuti dal leggendario Stefan Heberharther, spietato nella sua dichiarazione: “i superg? Dovrebbero essere tutti quanti così”. Voto:5

Hannenkammrennen: Grazie di tutto, grazie per rendere in una settimana lo sci alpino uno sport di Serie A, quando per i restanti 350 giorni l’anno si perdono le tracce di questo sport a cui viene tolta la dignità. Un evento che fa emergere duramente lo spread qualitativo tra questo evento ed il resto del mondo, ci chiediamo quindi perché la Fis non abbia ancora proibito agli altri sport di gareggiare durante questa settimana.Voto:10

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