Il ritorno di Iceman. Inner c’è.

Il super-g si dimostra più interessante rispetto alla discesa, con almeno 4 passaggi chiave da non sbagliare. Molti atleti, come i big Jansrud e Weibrecht, hanno commesso errori apparentemente banali e non hanno concluso la prova. A vincere è stato Carlo Janka che ha ammazzato la concorrenza infliggendo distacchi abissali, mentre Innerhofer si è piazzato secondo appena davanti a Kriechmayer. Le pagelle:

Carlo Janka: oggi abbiamo rivisto quell’atleta capace di vincere tre gare in tre giorni a Beaver Creek nel 2009. Una naturalezza innata, con i piedi sempre puliti e morbidi su un manto nevoso facile. Al tragurdo sorseggia acqua minerale assistendo alle discese degli avversari con la solita calma olimpica. “Iceman” è stato mostruoso oggi. Voto: 10

Christof Innerhofer: dopo l’opaca prova in discesa non ce lo aspettavamo davanti in questo super-g. Sotto ai suoi piedi non trova il ghiaccio che ama, ma nonostante ciò mette insieme buoni settori disputando una prova ottima. Road to Peyongchan 2018. Voto: 8

Innerhofer jeongseon

Kjetil Jansrud: oggi si è vista chiaramente la differenza fra Jansrud e Svindal. Il capitano della Norvegia non avrebbe mai commesso un errore del genere. Voto: 2

Dominik Paris: sbaglia la direzione del primo dosso di almeno 10 metri. Forse un eccesso di prepotenza, ma l’errore è davvero banale. Voto: 3

Andrew Weibrecht: le Olimpiadi saranno nel 2018. E forse è per questo che il “tondellino” americano non ha acceso il cervello. Stesso errore di Jansrud. Voto: 3

Mattia Casse: gara discreta, avrebbe potuto fare molto meglio. La strada è quella giusta comunque. Voto: 6

Vincent Kriechmayer: grande risultato. L’austriaco più promettente nelle prove veloci. Voto: 8

Marcel Hirscher: questo fenomeno non smette mai di sorprendere. Settima posizione che lo proietta verso la coppa di cristallo. Voto: 7

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