L’azione di Michal Kwiatkowski alla Milano-Sanremo è stata l’unica nota spettacolare di giornata. Il corridore del Team Sky ha provato a giocarsi le sue carte, consapevole che un arrivo in volata avrebbe vanificato 300 km di fatica. Il polacco è partito sul Poggio regalando attimi di grande ciclismo a tutti i telespettatori. Tramite Strava abbiamo raccolto i suoi dati relativi agli ultimi chilometri di corsa.

Kwiato ha impiegato 6 minuti e 3 secondi per terminare la salita del Poggio ad una velocità media di 36 Km/h. L’ultima salita della classicissima misura 3,6km con una pendenza media del 4%. Non una pendenza difficile, ma i ritmi e i chilometri nelle gambe la rendono sempre un’ ascesa tosta.

La potenza media è stata di circa 390 watt con un picco massimo di 1.050 watt nel momento dell’attacco. Il cardio frequenzimetro ha registrato 180 battiti medi e il cuore del polacco è arrivato fino a 190 nei momenti più intensi. Inoltre la cadenza è stata sempre sulle 100 pedalate al minuto.

Ecco il grafico dei dati relativo alla salita del Poggio

E in discesa? Sembra pazzesco, ma questi mostri sono costretti a mulinare wattaggi assurdi anche quando la strada scende. La discesa del Poggio è lunga 3km e pensate che la frequenza cardiaca di Kwiato è rimasta sempre sui 185 battiti al minuto: avendo attaccato in solitaria non ha avuto modo di “riposare” nemmeno un secondo. I watt medi sono stati circa 280 con molti picchi registrati fra i 600 e i 900.

E lungo Corso Cavallotti, il tratto in pianura di 1,3km prima di entrare in via Roma,  l’ex campione del mondo ha pedalato a più di 50km/h spingendo 329 watt medi. E il suo cuore non è sceso mai sotto i 185 battiti.

Ecco il grafico relativo al tratto in pianura

Kwiato non ha vinto, ma tramite i suoi dati si può capire quanto sia dura questa corsa. In ogni caso spingere questi wattaggi dopo 300km è pazzesco.

@carloberry