C’era una volta Filip Trejbal

Purtroppo non basta far parlare il cronometro per migliorare la propria immagine e il proprio appeal, ma serve tanto altro. Negli anni ’00 si sono affacciati tanti campioni in ogni specialità, ma pochi sono stati dei personaggi come Filip Trejbal: uno che non vinceva le gare di Coppa del Mondo, uno che non era molto bello da vedere. Ma era amato da tutto il popolo dello sci.

Un ceco slalomista che viaggiava fra la 15esima e la 30esima posizione nel massimo circuito. Più che uno sciatore sembrava un vero e proprio vichingo dell’est: 194cm di altezza per quasi 95 chili, con un pizzetto a treccine chilometrico e la sua così tamarra collana in metallo. Se non avesse fatto lo sciatore professionista avrebbe preso la parte da protagonista nel film Thor.

La sua sciata poi era uno spettacolo: busto erettoassorbimentidistensione verticali in stile anni ’90 che lo aiutavano nello svincolo dei suoi Dynastar e doppio appoggio che accompagnava sempre questa danza particolare. Lo si riconosceva anche a 100 chilometri di distanza.

In patria è stato idolatrato come un re, tanto che ai tempi appena tornò da una sua impresa sportiva fu portato in piazza nel suo paese natale, Jilemnice, con tanto di corona e trono imperiale. Bei tempi.

C’era una volta Filip Trejbal, uno che ha lasciato il segno grazie al suo carisma e al suo stile, uno che ha fatto sognare una generazione di giovani sciatori.

 

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