Andrea Chiesa ha detto basta

Andrea Chiesa ha detto basta

E così purtroppo siamo arrivati all’ultimo capitolo della carriera di un altro grande atleta, perchè d’altronde si sa, in questo sport prima o poi arriva per tutti il momento della fine. Andrea Chiesa, trentino della Val di Pejo classe 1994 e tesserato con il Gruppo Sportivo Fiamme Oro Moena, ha deciso dopo il primo anno senior di lasciare l’attività agonistica.

“El far away”, così soprannominato per il suo tipico gesto con la mano destra davanti al viso che lo contraddistingueva nelle sue abitudinarie nottate discotecarie, ha chiuso la stagione sopra le righe confermando 19 punti in gigante; questo però forse non è bastato a fargli ritrovare motivazione e stimoli in vista di quello che sarebbe stato un altro anno di battaglia.

<<Guardo gli esempi di Baruffaldi e Franceschetti, che sono due dei senior più forti d’ Italia, e che non vengono presi nemmeno in considerazione. Oppure Andrea Ballerin, 7 anni da senior fuori squadra a proprie spese, e che per entrarci ha dovuto centrare più volte i 30 in coppa del mondo. Ormai è diventata troppo dura arrivare in questo sport, soprattutto da senior quando non ti aiuta più nessuno.>> le parole rilasciate da “Church” ad una cena di gala che ha avuto come location la Maison Franceschetti.

Ricorderemo tutti l’ ‘Andi’ e le sue prestazioni disumane nelle categorie baby-cuccioli, dove insieme a Michele Gualazzi seminava il panico rifilando secondi a tutti. Più volte vincitore delle finali nazionali del Trofeo Pinocchio e del Gran Premio Giovanissimi. Tra tutte ricordiamo la vittoria del GP Giovanissimi a Pila nel 2003, il giorno prima ricoverato d’urgenza all’ ospedale di Aosta per una colica e il giorno dopo Campione Italiano.

Nella categoria allievi poi inizia una serie di  infortuni che non avrà più fine. La rottura di tibia e perone nelle stagioni 2008 e 2009 lo tiene lontano dalle gare per molto tempo, e quando sembra aver ripreso il passo degli altri ritorna di nuovo la sfortuna; rottura del femore a Pejo nell’ inverno 2011 durante un test materiali e fuori un’altra stagione.

La stagione 2014/2015 quella dell’ultimo anno giovani doveva essere quella decisiva per lui, quella del dentro o fuori, ma qualcosa non ha funzionato. Forse l’assenza in comitato da parte di un leader carismatico come poteva essere ‘Nello’ Vicenzi o forse la troppa responsabilità sulle spalle in quanto senatore del gruppo  dopo l’uscita dei ’93 non gli hanno permesso di fare il “salto” in squadra, e li forse sono finite le speranze.

Ricorderemo quest’atleta per l’innovazione della tecnica che ha portato in gigante (dov era solito inforcare più che in slalom) con le nuove sciancrature fis: distensione con passetto, anca dentro e svizzerata, sci perennemente a V in ingresso curva; per le sue cadute, sulla neve e nella palestra di Mols, sempre un po’ goffe e senza mai mettere giù prima le mani del corpo: e per il suo “attaccamento alla maglia” delle sue bottigliette d’ Acqua Pejo che sembravano valere più dei gettoni d’oro.

Il prossimo anno ti aspettiamo alle uniche gare che in questa regione riescono a regalare ancora qualche emozione in questo sport: i Paralleli dei Campioni. In bocca al lupo per il tuo futuro dallo staff di SoloWattaggio.

@kingtimo_

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