Adelboden: la leggenda continua.

Adelboden la leggenda continua

Ci siamo, grazie agli sforzi immani fatti anche quest’anno dall’organizzazione, domani andrà in scena quello che insieme all’Alta Badia è il gigante più difficile, estenuante e spettacolare di tutto il circo bianco.

Sara un Chuenisbargli tirato a lucido, con i dossi e l’ultimo muro accentuati come non mai per la poca neve, e i soliti senatori dello slalom gigante a darsi battaglia su questa pista leggendaria che ha visto trionfare tutti i migliori interpreti della specialità.

Vi ricordate il doppio backflip tentato da Daron Rahlves sul dossetto dell’ultima porta,  le vittorie con distacco di un Benni Raich che lanciava in aria il braccio sinistro e ammortizzava in dossi come nessuno, o ancora l’eterno Max Blardone che apriva a spazzaneve prima dell’ultimo muro e andava a prendersi il primo successo in carriera? Sono solo alcuni dei momenti epici passati in questo tempio.

Come per la Gran Risa anche domani sarà l’ultimo gigante ad Adelboden per l’arciere di Domodossola, che cercherà di graffiare ancora su una pista che l’anno scorso gli ha regalato il miglior piazzamento di stagione, ma andando indietro nel tempo anche un sacco di podi. E chissà che dopo la bella sciata mostrata nell’ultimo parallelo non possa avvicinarsi ancora a quel podio, che alla squadra di gigante manca ancora dal dicembre 2012, quando sul gradino più basso ci salì Davide Simoncelli.

E’ arrivato il momento di mettere fine a questa astinenza, di andare a prendere ciò che ai nostri alfieri spetta e che meritano largamente da molto tempo, a partire da Roberto Nani fino a Florian Eisath, passando per un Luca de Aliprandini in ripresa dopo l’infortunio della Val Gardena. Forza ragazzi, ormai è matura.

@mich_garbin

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