Vuelta – I watt vincenti di Robert Gesink

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La quattordicesima tappa sui Pirenei è stata la tappa regina della Vuelta a Espana 2016: tre gpm di prima categoria e il Col d’Abisque, la scalata finale di categoria “especial”, per un totale di quasi 5.300 metri di dislivello. La vittoria è andata a Robert Gesink, uno dei fuggitivi di giornata, che ha battuto Elisson e Silin con un allungo negli ultimi 400 metri. Grazie a Strava abbiamo la possibilità di analizzare qualche dato del vincitore olandese della Lotto Jumbo, che utilizza un dispositivo della Pioneer per misurare la potenza. Gesink, 30 anni, è alto 1 metro e 89 cm e il suo peso dichiarato è di 70kg.

204 km totali coperti in 6 ore e 11 minuti, ad una media di 33,1 km/h. La velocità massima registrata è stata di 100 km/h, 7.077 le calorie bruciate e la frequenza cardiaca media è stata di 133 battiti al minuto. La sua potenza media ponderata è stata di 329 watt, il picco massimo registrato è stato di 1.119 watt. Inutile dire che ha conquistato diversi Kom.

Nella prima ascesa di 10,3 km con 840 metri di dislivello, Gesink ha spinto  351 watt medi per 35 minuti ad una frequenza cardiaca media di 143 battiti al minuto, ad una vam di 1364 m/h e una velocità media di 17,5 km/h. Sulla terza ascesa, il Col de Marie Blanque, lunga 9,1 km con 710 metri di dislivello è salito in 28 minuti e 49 secondi, ad una vam di 1484 m/h. Rispetto alla prima salita ha tenuto una frequenza cardiaca media un pò più elevata, 151 battiti al minuto, con una potenza media di 371 watt (5,3 w/kg).

Ma vediamo la scalata finale: 16,8 km con 1168 metri di dislivello coperti in 48 minuti, ad una velocità media di 20 km/h. La potenza media registrata è stata di 378 watt (5,4 w/kg), la frequenza cardiaca media è stata di 158 battiti al minuto mentre la cadenza media registrata è stata di 80 pedalate al minuto. Il ritmo è stato abbastanza regolare per quasi tutti i 16,8 km, salvo qualche accelerata sopra i 600 watt per contenere gli attacchi dei compagni di fuga e per ricucire qualche buco, ma la mossa vincente di Gesink è arrivata nei 450 metri finali, dove si è tolto di ruota Elisson e Silin grazie ad una progressione costante: in questa sparata il suo cuore è salito da 160 a 175 battiti al minuto e le sue gambe hanno prodotto una media di 550 watt per più di un minuto, con un picco di 724 watt.

 

 

 

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