Abbiamo intervistato Shuntaro Nakazawa, atleta giapponese classe ’98 che attualmente scia in Italia, nello Ski College Veneto Falcade. In questi due anni è diventato un personaggio nel mondo giovanile, grazie alla sua simpatia e alla sua sciata con il “busto eretto”, che lo ha reso molto popolare su Facebook. Siamo entrati nel suo mondo, per scoprire come vive un’atleta Giapponese nel nostro paese.
– Ciao Shun! Di dove sei? Vengo da Nagano, Giappone ovviamente.
– Come va con lo sci? Per quanto riguarda le discipline tecniche bene, mentre in quelle veloci non molto.
– Il Giappone ha una cultura ed uno stile di vita totalmente diverso dal nostro. Cosa ti piace dell’Italia e cosa odi? Mi piace il cibo italiano, le piste da sci e devo dire che anche le ragazze non sono affatto male, anche se preferisco quelle giapponesi. Però, a differenza del Giappone, non ci sono molti distributori automatici per le bevande lungo le strade. E’ questa l’unica cosa che non mi piace.
– E’ molto praticato lo sci nel tuo paese? In Giappone ci sono molte scolaresche e tanti turisti che sciano durante la stagione. Per quanto riguarda lo sci agonistico invece ci sono pochi ragazzi che lo praticano, perchè sciare in Giappone costa molto di più che in Italia.
– Parlando di cultura sportiva, quali sono le differenze fra Italia e Giappone? Non sono molto diverse; in Italia il calcio è lo sport più importante, mentre in Giappone sono il baseball ed il sumo gli sport più diffusi. Qualche differenza pratica l’ho notata nello sci: per esempio durante la ricognizione i giapponesi sono soliti indossare il pettorale e i premi gara arrivano fino al decimo posto, mentre in Italia solitamente vengono premiati i primi tre concorrenti.
– Su Facebook la pagina a te dedicata ” Sciare con il busto eretto come Shun per fare strage di gnocca” sta diventando famosa nell’ambiente: da chi è partita quest’idea? L’idea è nata così per gioco da due miei compagni che notarono la mia sciata con il busto eretto, durante una gara di slalom. Da li è partito tutto. Sto notando che la pagina sta avendo successo sia in Veneto che nelle altre regioni ed è bello vedere altri ragazzi che mi riconoscono e mi salutano alle gare.
– E’ vero che i giapponesi sono timidi? Si, in genere sono molto chiusi.
– Dove sarai fra 10 anni? Spero di rimanere nell’ambito dello sci, anche se mi interessa molto la cucina, sia giapponese che italiana. Si vedrà.
– Negli ultimi anni Kentaro Minagawa, Naoki Yuasa e Akira Sasaki hanno fatto grandi cose in Coppa del Mondo. Come vengono considerati in patria? Nel mondo dello sci sono molto conosciuti.
– Chi è il tuo idolo? Shuichi Yamazaki, il contrabbandiere di giapponesi in Italia.
– Solowattaggio crede fermamente nella passione e nelle emozioni sportive. Credi che il tuo popolo possa entrare a far parte dello “Swatt Club”? Credo proprio di si. Ci sono molti giapponesi che vengono in Italia e grazie a me stanno conoscendo Solowattaggio e la cultura italiana.
Grazie Shun, ci vediamo in pista! Ah, portaci a sciare in Giappone!
@carloberry