Che cosa ci riserverà la stagione 2015 di Formula 1? Il 2014 è già stato (quasi) archiviato con le monotone doppietteMercedes con la presenza di Ricciardo o di Bottas al terzo posto, no aspettate anche MASSA si è bevuto un po’ di champagne quest’anno. Alonso ha fatto i capricci e voleva l’aumento, non gli bastavano i 20 milioni a stagione attuali. A rubargli il sedile arriva un altro piagnucolone (ehhhhhh caro Sebastianino hai capito come si sentivaWebber???) il 4 volte campione del mondo Sebastian Vettel, l’ultimo tedesco, Schumi, ingaggiato dalla Rossa di Maranello ha decisamente portato a casa QUALCHE risultato, ora vedremo cosa combinerà il piccolo ormai-non-più-baby fenomeno Vettel di rosso vestito. In Red Bull, al posto del tedesco, arriva il giovanissimo Kvyat. Recenti notizie dichiarano Alonso molto vicino, se non addirittura con contratto già firmato e contro firmato, ad un ritorno in McLaren, anche se il lamentone asturiano preferiva la Mercedes ma dubito che Rosberg e Hamilton, attuali contendenti al titolo, mollino molto facilmente il loro seggiolino argentato. La finalmente ritrovata Williams (tutti questi Martini fanno bene, eh?) mantiene il finnico Bottas e il brasiliano (ritrovato pure lui dopo stagioni nell’oblio) Massa. Parlando di “ritrovamenti”, sperando che i motori Honda ristorino il team dalla siccità delle ultime stagioni, passiamo allaMcLaren: lo storico Jenson Button sembrerebbe lanciato verso il campionato WEC mentre Magnussen sembra rimanere. Chi affiancherà il piccolo danese? Le opzioni sono tre: il sopra citato Alonso, Hamilton (BAH) e Grosjean, stufissimo di lottare per vedere una bandiera a scacchi con la Lotus. La Lotus conferma il kamikaze Maldonado e firma per la fornitura Mercedes, visto la pena dei propulsori Renault quest’anno, ancora incognito il secondo nome. Concludo questa carrellata di talenti con l’arrivo del giovanissimo (17 anni) figlio d’arte Max Verstappen che debutterà in Toro Rosso la prossima stagione. Non mi esprimo per quanto riguarda le squadre minori visto che molte sono a corto di grana e rischiano di non finire nemmeno il 2014.