Matthews di forza su Greg e Aru perde la gialla. Il pagellone della tappa 14.

Tappa di 181,5 km quest’oggi, con partenza da Blagnac e arrivo a Rodez. Da subito in fuga 5 uomini, tra cui i due Thomas: Voeckler e De Gent, il quale è l’ultimo a venire ripreso a 12 km dal traguardo. L’ultimo strappo di 570 metri al 9,6% di media fa male a molti, tra questi il nostro cavaliere, che rimane trappola del buco creato dagli Sky e perde la maglia gialla a favore di Froome. Indescrivibile la quantità di watt scaricata da Michael Matthews, che regola con una certa facilità il favorito di giornata Greg Van Avermaet, ancora a secco in questo tour. Terza piazza per il norvegese della Dimension Data Boasson Hagen, ma andiamo alla pagella:

Michael Matthews: per dirla alla Sonny Colbrelli, fare la guerra contro Kittel per la maglia verde è come fare la terza guerra mondiale, ma l’australiano della Sunweb non molla un colpo e dimostra di crederci ancora. Impressionante la progressione messa in strada negli ultimi 200 metri, progressione che ha lasciato solo le briciole agli avversari. La terza tappa su un arrivo simile fu secondo solo a Peter Sagan, oggi in assenza del campione del mondo l’ha fatta da padrone. Voto 10

Greg Van Avermaet: in assenza del rivale di sempre Peto Sagan in questo tipo di tappe, sembrava arrivato per Greg il momento di mettere la sua firma su questo Tour. BMC davanti a tirare il gruppo fin dai primi km, con il rosso di Buia De Marchi che si mette a disposizione dell’uomo di punta della squadra Svizzera dimostrando il suo ottimo stato di forma. Purtroppo Greg non è riuscito a finalizzare questo lavoro, facendosi infilare da Matthews nelle battute conclusive. Voto 7

Edwald Boasson Hagen: secondo podio per il norvegese della Dimension Data in questo Tour, dove ha l’obiettivo di portare al successo la sua squadra dopo il ritiro di Cavendish. Dopo aver perso da Kittel per soli 5 centesimi a Nuits Saint Georges, oggi nonostante una buona gamba non è riuscito a tenere il passo dei primi due. Voto 8

Christopher Froome: oggi nel momento decisivo è come Lance Armstrong: supportato dalla solita squadra spaziale e al posto giusto al momento giusto, sempre. Torna in giallo dopo soli due giorni, è già finito il separato in casa. Voto 8

Fabio Aru: quando la squadra fa la differenza… Nonostante le perdite illustri degli scorsi giorni, che sicuramente hanno influito sull’economia in casa Astana, i compagni di Fabio anche in questo frangente non si sono dimostrati all’altezza della situazione. Troppe le energie sprecate per ricucire il buco, prima dello strappo finale che gli ha spezzato le gambe. Persa la maglia gialla, ma solo per ora. Fabio ci farà ancora saltare sul divano con le pendenze in doppia cifra. Voto 6  

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