Maratona dles Dolomites 2017: poca meritocrazia, tante polemiche.

Maratona dles Dolomites

Ormai ci siamo, siamo nella settimana più importante dell’anno per un amatore “professionista” che corre in bicicletta, siamo nella settimana dei Passi Dolomitici quelli che ti fanno vivere in eterno rendendoti immortale, siamo nella settimana della Maratona delle Dolomiti. “Maratona Woche hat begonnen.” come si dice di sua Maestà, la gran fondo più importante e con più appeal del mondo.

Ma questa volta però purtroppo non ci saremo. Ebbene si, non siamo stati invitati, non siamo stati accreditati dall’ ufficio stampa di Pizzinini-Scolari comunicazioni che non ha avuto la minima considerazione nei nostri confronti, definendo solowattaggio.com una testata giornalistica di “seconda fascia” e quindi non all’altezza di soddisfare i requisiti necessari per ottenere tale invito. Purtroppo non si è riuscito a trovare un accordo nemmeno con il comitato organizzatore di Claudio Canins, che non ha voluto discutere la nostra posizione, lavandosene le mani e rimbalzando la responsabilità nuovamente all’ ufficio stampa. Irreperibile tecnologicamente invece il testimonial Michil Costa, probabilmente avremo avuto più possibilità di contattare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sono quasi due mesi che restiamo in attesa di una sua risposta.

E quindi va così, avremo voluto pedalare a fianco di Sir Bradley, per stringergli la mano o per scattarci un selfie sopra le scritte Swatt che insieme ai fumogeni sono state le uniche protagoniste un mese fa al Giro 100 in cima al Passo Val Parola, di una tappa monotona e priva di emozioni. E invece probabilmente sabato notte, usciremo anche noi a devastarci di gin tonic in una discoteca marcia del litorale adriatico, salendo sulla nostra bici alle prime luci dell’alba con una rabbia che ci farà prendere su Stravtutti i KOM limitrofi.

Negli ultimi anni siamo stati accreditati in modo continuativo sia al Giro d’Italia da RCS che a diverse tappe di Coppa del Mondo da Infront, giusto per fare due nomi così a caso, e ultimamente riceviamo settimanalmente inviti da tante organizzazioni di diverse Gran fondo che tengono alla nostra pubblicità, ma soprattutto alla partecipazione del nostro Team.

Domenica scorsa eravamo a Courmayeur, alla gran fondo La Mont Blanc, grazie all’invito di Alberto Laurora. In sala premiazioni tanti big, ovvero gente che non esce mai dai primi 10 ad ogni corsa sia dei medi che dei lunghi, ci riportavano le loro perplessità riguardo alla politica che la Maratona dles Dolomites sta adottando. Politica dei grandi numeri potremo definirla. Quella che non tiene conto della meritocrazia, abbassando di conseguenza il livello e il valore della corsa di anno in anno. Ormai acquistare un pettorale è diventato un vero parto, quasi impossibile. Per garantirselo bisogna acquistare il pacchetto hotel ad ottobre, ma in quanti possono permetterselo ogni anno?

Nomi importanti del mondo del ciclismo amatoriale italiano, gente che lo fa quasi di mestiere, come sport a livello agonistico, partirà con il 9.000 in quarta griglia. “Possiamo anche stare a casa” ci dicono giustamente. Il loro posto in prima griglia, sarà occupato dai ciclononni che hanno acquistato l’iscrizione a prezzo maggiorato, per partire davanti, per fare colonna…

Una domanda dunque ci sorge spontanea, ma voi la domenica alle corse ci andate per correre facendo del sano agonismo, o per partecipare al cicloraduno dei ristori? Perché in caso quello, lo si può fare tranquillamente anche a casa propria partendo alle 10 dal bar della piazza.

Al di là di tutto, dispiace molto vedere una manifestazione di questo calibro che nel corso degli anni stia trascurando sempre di più l’ agonismo e la meritocrazia dei ranking ad esso correlati. Si parla di temi, un anno il perdono, l’anno dopo il viaggio, quest’anno l’amore… anche se noi personalmente però, dopo gli accaduti e i fatti recenti di cui ci hanno portato a conoscenza, ci permettiamo di dire che il tema è sempre quello: del business e del Dio Soldo.

 

 

 

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