Mai smettere di allenarsi, mai smettere di imparare

Vi siete mai chiesti che cosa rende un atleta un campione? E con campione non intendo solamente quegli atleti che collezionano un’infinità di medaglie e trofei, ma mi riferisco anche a coloro che mettono visibilmente tutta la propria passione nello sport che praticano, che vivono ogni competizione come fosse la più importante della propria vita e che sembrano non stancarsi mai di allenarsi e gareggiare.

Questi campioni condividono una caratteristica: essere studenti per sempre. Sono coloro che cercano sempre di migliorarsi, anche quando sono già i migliori in quel che fanno. Sono quelli che si godono i frutti del proprio lavoro ma continuano a lavorare duramente. Non si siedono sugli allori ma cercano di apprendere nel corso di tutta la propria vita di atleti, consapevoli che ci sono sempre dei margini di miglioramento e che da ogni allenamento, da ogni competizione e da ogni sconfitta è possibile imparare qualcosa che rende più forti e resilienti.
Perché ciò avvenga l’atleta deve possedere la volontà di imparare ed evolvere. Deve proprio volerlo. Deve considerare la crescita personale come un valore per cui valga la pena allenarsi, soffrire e combattere, a prescindere dalle medaglie portate a casa.
Essere studenti per sempre significa avere una mentalità orientata alla crescita. Gli atleti dotati di questa mentalità sono coloro che considerano i propri talenti necessari ma non sufficienti, qualcosa che semmai va coltivato grazie all’impegno e alla dedizione.
L’atleta orientato alla crescita è colui che non pensa di aver raggiunto il proprio massimo e che più di così non può fare. Viceversa, si pone in una condizione di costante ricerca e sa godere del processo, degli allenamenti, delle competizioni, delle vittorie e delle sconfitte. Perché la vittoria può arrivare come anche no. La vittoria è questione di un attimo. Così come l’esaltazione che regala. Sono attimi che fuggono via. C’è poi tutto il resto, la vita che l’atleta vive ogni giorno. E se ogni giorno l’atleta non si pone nella condizione di imparare, di sperimentare e di rendersi disponibile a superare i propri limiti, allora diventerà ben presto un atleta annoiato e privo di stimoli, che non riuscirà a trarre dal proprio sport soddisfazione e divertimento. Un atleta che non riuscirà a cresce ed evolvere nel proprio sport e attraverso il proprio sport.

Nella foto: Bruno Pachner, un grande esempio di chi non ha mai smesso di imparare e allenarsi.

@valentinapenati

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