Abbiamo contattato Lukas Hofer, grossissimo talento del biathlon italiano e mondiale che da anni continua a cercare di esprimere il suo immenso potenziale.
Classe 1989, cresciuto nelle valli di Anterselva, un passato strepitoso nelle categorie giovanili con due titoli mondiali a Canmore nel 2009, ma al passaggio alla categoria assoluta qualcosa è cambiato “Negli ultimi anni ho sempre avuto qualche problemino fisico che non mi ha mai consentito di arrivare al 100% della mia condizione, quest’anno invece mi sento veramente bene, non ho avuto alcun tipo di infortunio e ho lavorato con grande continuità e voglia di far bene!”. Una vittoria e un secondo posto in gare Coppa del Mondo (la vittoria, bellissima, nella sua Anthloz nel 2013), un bronzo mondiale nella mass start di Khanty del 2013 e un bronzo olimpico a Sochi nella staffetta mista sono i principali risultati della carriera del nostro Luki, niente male, ma lui di certo non si accontenta: “L’obbiettivo principale per la prossima stagione è quello di ricercare una continuità nei risultati che contano riuscendo a esprimermi sempre al massimo, particolarità che in allenamento sono sempre riuscito a metter in pratica durante la preparazione con la squadra. Quest’anno abbiamo lavorato alla grande grazie anche al contributo dei nuovi allenatori Tiraboschi e Cioffi. Il gruppo atleti si è gonfiato rispetto agli ultimi anni ed è stato sicuramente più divertente per noi esperti e più motivante per le giovani leve. Ci sono quindi tutte le carte in regola per fare bene”.
Il livello del biathlon internazionale al maschile è veramente altissimo, e continua a crescere di anno in anno “É difficile dire se si possa lottare o meno per la generale di Coppa del Mondo. Ogni anno é un po’ diverso. Il numero di atleti che possono mettere il proprio nome davanti a tutti gli altri in ogni competizione è elevatissimo: uno su tutti Martin Fourcade, dominatore delle ultime stagioni, ma il terzetto norge Tarjei Bø, Johannes Bø, Emil Hegle Svendsen non starà certo a guardare, così come il tedesco Simon Schempp,lo sloveno Jakov Fak, il russo Anton Shipulin, l’austriaco Dominik Landertinger, il ceco Ondrej Moravec, lo svedese Fredrik Lindstrøm e tanti altri outsiders. Sarà dura come sempre ma io ci proverò in ogni gara fino alla fine!”
Il transalpino Martin Fourcade, favorito d’obbligo se consideriamo il suo palmares incredibile e la capacità di rimanere su livelli altissimi sia sugli sci che al tiro per tutta la stagione, parteciperà all’opening dello sci di fondo nella FIS di Beitostolen per un confronto coi cugini, in cui già diversi biathleti (Bjoernadalen, Berger, Hafsaas) l’hanno avuta vinta ”Durante l’ultimo ritiro di Corençon mi sono allenato anche con Martin e ho parlato di questo con lui. Sono veramente curioso di vedere come andrà! E’ chiaro che piacerebbe anche a me un giorno mettermi alla prova assieme ai grandi del fondo, sono gare completamente diverse dalle nostre ma a me è sempre piaciuto mettermi alla prova!”
Grazie mille a Luki per la chiacchierata prestagionale, e speriamo di portargli bene!
@mircoromanin