La Fleche Vallonie Femminie’

L’ultima classica di primavera per noi donne è la Freccia Vallone, gara a dir poco spettacolare, con partenza e arrivo sull’indimenticabile muro di Huy. Gara di coppa del mondo, tutte le migliori squadre e atlete sono presenti al via, 121km da affrontare con 7 cote e due passaggi sul “Le Mur” come lo chiamano lì in Belgio 1.3km con pendenza media del 9.8% ma con punte che arrivano al 22% uno strappo davvero micidiale. La nostra gara si svolge in concomitanza con quella maschile e questo è davvero ottimo per il nostro movimento, per avere maggiore visibilità e per riuscire a crescere sempre più. Ma c’è da dire una cosa, in Belgio il ciclismo è davvero amato da molti e alla partenza sono migliaia i tifosi che riempiono le strade e sono alla caccia di borracce, cartoline, maglie per le proprie collezioni quindi come potete immaginare sul muro di Huy la folla era davvero gremita e il tifo della gente ti da una spinta in più su quelle terribili rampe. 

Dopo una partenza molto rapida sulle prime cote c’è stata una situazione di controllo, in una gara così dura le energie vanno risparmiate il più possibile per il finale di corsa. Al primo passaggio a metà corsa sul muro di Huy il gruppo era ancora compatto e molto nutrito ma ovviamente come la strada si è impennata è esploso e si sono formati tanti gruppetti. Davanti le migliori nel finale si sono date battaglia e tra attacchi e contro attacchi quello decisivo è stato della giovane Anne Van derBreggen della Rabo Liv che proprio nei pressi di Huy a sferrato un attacco secco e ha staccato tutte arrivando da sola a braccia alzate in vetta. Completano il podio a 12” Van Vleuten e a 20” Guarnier. Prima italiana Elena Cecchini, la campionessa italiana, che ha chiuso 12 a 1’13” ma che fino alla fine ha lottato come una leonessa con le migliori davanti. Davvero un’ottima prestazione come quella di Elisa Longoborghini, 18° al traguardo, che ha dovuto fare i conti con i punti di sutura ad un braccio a causa di una caduta avvenuta domenica scorsa. Senz’altro Elisa era arrivata lì alla sua corsa preferita  con la volontà di ripetersi dopo il fantastico successo del fiandre ma le botte l’hanno forse un po’ penalizzata. Queste giovani campionesse azzurre fanno ben sperare per il futuro e sicuramente riusciranno a cogliere risultati sempre più prestigiosi.  Per quanto mi riguarda ero alla mia prima importante gara di questa stagione ma è stata davvero una giornata nera. Sicuramente non era facile iniziare con una gara di questo tipo e livello, ma soprattutto dei problemi fisici mi tormentano e non riesco nemmeno ad esprimermi al massimo. Spero di uscire presto da questo tunnel e a tornare a divertirmi e lottare per qualche bel risultato. 

Dalla freccia è tutto…. Arrivederci al prossimo anno.

 

 

 Elena Valentini

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