Roberto Nani Solden

Roberto Nani è partito alla grande, con un quarto posto che fa sognare i tifosi in vista dei prossimi appuntamenti di Coppa del Mondo. Nei settori di ripido su nevi ghiacciate si è confermato fenomenale, forse unico al mondo per interpretazione ed efficacia, mentre nei settori di raccordo e in quelli pianeggianti ha molto margine e per arrivare sul podio dovrà cercare di migliorare la sua scorrevolezza. Ciò nonostante rimane il punto di riferimento per lo slalom gigante in Italia.

Eppure nel mese di avvicinamento all’opening di Soelden si è fatto sempre più assordante il rumore dei nemici: una parte di addetti ai lavori e media hanno creato tensione intorno a questo atleta dopo che la sua trasferta “privata” fra Australia e Nuova Zelanda non ha portato i risultati sperati.
Bisogna ricordare che questo ragazzo non è arrivato in Coppa del Mondo passando dalla squadra nazionale giovanile, non ha mai avuto favoritismi, non è mai stato protetto. Roberto Nani è diventato quello che è solamente grazie a se stesso. Non c’è stato alcun progetto per portarlo in alto, nessuna via facilitata. Nei momenti difficili non ha mai mollato ed ha lottato con tutte le sue forze per emergere e battere il sistema italiano, che taglia le gambe a quegli atleti over 21 che vogliono ancora crederci. Questo inizio scoppiettante del livignasco è servito da lezione a tutte quelle persone che non hanno perso l’occasione di metterlo in cattiva luce dopo le decisioni prese in merito ad allenamenti e logistica.

Forse anche lui, come Josè Mourinho, ama “il rumore dei nemici”.


@carloberry

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