Groenewegen sugli Champs Elysees. Froomey IV di Parigi.

Chris Froome

Una giornata di festa, di brindisi, di lacrime di gioia. Dopo tre settimane di inferno, di massaggi, di vene sulle gambe dilatate come i tubi dell’ acqua, di dislivelli al limite della follia. In gruppo c’è un’ atmosfera paragonabile solamente all’ ultimo giorno di scuola dell’ ultimo anno. Quando si hanno a casa già le valige pronte per la vacanza, quando si ha la macchina carica direzione mare, quando si fatica ancora nel realizzare che è veramente finita.

La passerella finale verso i Campi Elisi, uno dei luoghi che una volta raggiunti ti rendono immortali, è una vera e propria sfilata di bikeporn, dove non mancano però le solite castronate vedi gli occhiali bollè dell’ AG2R e il gruppo Campy della Movistar. Ma andiamo al pagellone:

Dylan Groenewegen: una volata corsa contro se stesso per il corridore della lotto jumbo sui Campi Elisi. Si lascia alle spalle gente come Greipel, Boasson Hagen, e Kristoff. Che gamba. Voto 10

Vasil Kiryenka: tre birre in bottiglia scolate alla goccia in coda al gruppo per poi togliersi l’ auricolare pieno come una vasca e ridere fino a Parigi. Voto 11

Michael Matthews: la maglia verde non poteva che essere accompagnata in pendant da un Oakley Jawbreaker immenso. Un’ azienda che quotidianamente ridicolizza in maniera imbarazzante tutte le altre case produttrici. Voto 10

Mikel Landa: dopo aver sorseggiato un Brut riserva 1920 simula una fuga in testa al gruppo salvo poi scoppiare a ridere salutando le telecamere. Fenomeno vero. Voto 10

Rigoberto Uran: è bastato il ritorno di Ciccio Uran, l’ antennista, sostenuto da una nazione intera alle spalle, per non vedere più nessun tifoso colombiano alla corte di Quintana. Subcampeon Tdf 2017. Voto 10

Michal Kwiatkowski: vederlo pedalare in gruppo fa veramente godere. L’essenza del bikeporn con le orecchie a sventola. Se solowattaggio avesse una rivista, lui sarebbe l’uomo copertina. Voto 10

Luke Rowe: Rolex al polso, ed è meglio fermarsi qui. Voto 100

Thomas Voeckler: l’ultimo saluto a Thomà. Abbiamo ancora tutti impresso negli occhi i momenti di quel giorno in cui era maglia gialla e lanciava borracce per terra mentre Pier Rolland allora suo compagno di squadra alla Europe Car andava a scrivere la storia sul traguardo dell’ Alpe d’ Huez. Voto 10

Louis Mentjes: è il vincitore ufficiale del premio assegnatoli da Magrini: il ciuccino d’oro, per colui che ha succhiato più ruote in tutto il Tour. Anche se tutti noi sappiamo che il vincitore morale di questo premio è sempre lui: il condor Nairo. Voto 6

Nacer Bouhanni: l’anti Swatt Club. Voto 3

Yohann Offredo: mentre il Team Sky si devasta in coda al gruppo a suon di rosè e birre in bottiglia rischiando di non arrivare a Parigi, il Wanty prova la fagianata a 90km dal traguardo. Agghiacciante. Voto 2

Nairo Quintana: dopo un Giro d’Italia corso all’ombra delle ruote altrui, sicuramente per ripararsi dal sole, si conferma il corridore qual è. Imbarazzante. Sarebbe stato bello avere in corsa anche l’ Embatido Alejandro, l’unico vero grande capitano di una squadra ormai allo sbaraglio totale. Descansa Nairo, ti aspettiamo alla Vuelta a prendere la terza badilata nei denti. Voto 1

One Response

  1. Luca says:

    Monumentali come sempre i pagelloni dello Swatt Club!

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