Elia Viviani Omnium

La vittoria di Elia Viviani nell’Omnium è stato il successo azzurro più bello di Rio 2016, dopo due serate da cardiopalma dove il popolo italiano ha riscoperto la bellezza delle corse su pista. Un mix di emozioni culminate con la corsa a punti, l’evento decisivo che ha stabilito i piazzamenti finali: 40km spingendo wattaggi allucinanti con rapporti che solo questi ragazzi possono permettersi di montare, con il battito cardiaco fuori soglia, con la mente sempre accesa per valutare la tattica migliore e con gli occhi sempre aperti per non perdere di vista gli avversari.

Vedere vincere Elia in quel modo dopo essere caduto ci ha fatti emozionare ed appssionare, abbiamo esultato ad ogni punto vinto allo sprint e ad ogni movimento azzeccato per chiudere i buchi su Hansen, Cavendish e Gaviria. Una medaglia d’oro che pesa tantissimo se si pensa anche alla start list. E poi quell’esultanza così istintiva e liberatoria ci ha fatto scendere una lacrima.

Ed ora speriamo che i (pochi) velodromi italiani si riempiano di giovani ragazzi, vogliosi di diventare i nuovi Elia Viviani. L’Italia deve tornare la protagonista delle corse su pista, perché abbiamo più cuore dei britannici, perché abbiamo più watt degli australiani.

Elia, sei entrato nella leggenda del ciclismo.

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