Gianni Moscon e il mondo Sky

La stagione è iniziata e ci stiamo avvicinando al periodo più intenso dell’anno: le classiche del Nord. Diversi neo pro hanno assaggiato il mondo professionistico e molti hanno ben figurato, come il nostro Gianni Moscon, giovane speranza del Team Sky. E noi di Solowattaggio abbiamo scambiato due parole con il trentino per farci raccontare il rapporto con il nuovo team e i nuovi compagni.

Ciao Gianni, hai fatto un esordio spettacolare con la maglia del Team Sky, ti aspettavi di andare già così forte?

Durante la preparazione invernale ho lavorato molto bene e sentivo che la condizione cresceva gradualmente. Analizzando i file di allenamento e di alcuni test effettuati, avevo ricevuto dati confortanti riguardo la mia condizione e la mia prestazione nelle prime corse si allinea con i valori raccolti in allenamento. Fino ad ora ho affrontato gare con altimetria facile, quindi non ho ancora potuto capire quanto grande sia realmente il gap da colmare per sopportare i ritmi degli atleti più esperti; la differenza più grande la si noterà’ in salita, quindi questi giorni alla vuelta Andalusia saranno importanti per testarsi su percorsi impegnativi e svolgere un ottimo lavoro di crescita. Sono sicuro sarà necessario migliorare ancora molto per essere competitivi, ma non ho fretta, e la squadra mi supporta in questo senza darmi pressione.

Come è stato il passaggio nel nuovo team?

L’approccio al team e’ stato davvero molto soft, contrariamente a quanto si possa immaginare. Staff, dirigenza e compagni mi hanno fatto sentire subito parte del gruppo, favorendo la mia integrazione nel gruppo. L’organizzazione maniacale che viene adottata dal team e’ davvero confortante, e ti permette di fare il tuo lavoro in totale relax, e contribuisce senz’altro a rendere l’attività più piacevole.

Come hai metabolizzato i nuovi allenamenti? hai dovuto stravolgere i vecchi metodi?

Con i nuovi allenamenti mi sono trovato molto bene. Sono seguito da Dario Cioni che e’ molto meticoloso e attento al feedback che coglie giorno per giorno dai file di allenamento e da me in prima persona, in base al quale si effettua la programmazione degli allenamenti seguenti; abbiamo instaurato un ottimo dialogo, che ci ha permesso di trovare la giusta sinergia. A supporto della preparazione in bici c’e’ una solida struttura composta da fisioterapisti e massaggiatori, che ti aiuta a sostenere carichi di lavoro maggiori.

La Sky è da sempre all’avanguardia per quanto riguarda l’alimentazione. Raccontaci che cosa hai trovato di diverso?

In verita’ contrariamente a quanto si crede sul discorso alimentazione siamo lasciati molto liberi di gestirci autonomamente. La squadra si appoggia a un nutrizionista con il quale abbiamo avuto degli incontri in cui ha dato alcune linee guida da seguire, e collabora con il cuoco sui vari alimenti da preparare. Poi comunque ognuno può gestirsi come preferisce, anche in ritiro e alle corse, in quanto c’e’ sempre a disposizione un buffet ben fornito e molto vario per soddisfare le esigenze di ognuno.

Chi ti ha più impressionato nel Team?

E’ difficile fare un nome in particolare, ci molti grandi campioni e stare in mezzo a loro per me sembra quasi ancora irreale.

Farai il Giro? come hai programmato la stagione?

No non partecipero’ a nessun grande giro questa stagione. Dopo la vuelta Andalusia, sarò impegnato al Nord con Het Neusbland e kurne, poi Strade Bianche e gran parte delle classiche al nord fino alla Roubaix, dopodiché ci sarà il Giro di California, con cui si concludera’ la mia prima parte di stagione. Nel breve periodo di stacco che ne seguirà, programmeremo la seconda parte del calendario.

Come è pedalare al fianco di Froome? che cosa ti ha impressionato di lui?

E’ strano: fino a pochi mesi fa, era un mito che guardavo in televisione, ora e’ un compagno di squadra; e’ difficile capacitarsene. Mi ha impressionato la sua personalità: e’ molto umile e si pone allo tesso livello di tutti gli altri compagni. Stando accanto a lui, quasi ti fa dimenticare di avere vinto 2 Tour de France.

@bauerdatardaga

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