Gatlin mette fine ad un’era. Grazie di tutto Usain.

Ormai bisogna fare posto alla rassegnazione, il livello degli uomini più veloci del pianeta non è più quello di otto/dieci anni fa. Per un motivo o per un altro questi atleti stratosferici non riescono più a farci saltare sul divano con prestazioni disumane, concludendo finali mondiali ed olimpiche con tempi appena inferiori ai 10 secondi, addirittura tre o quattro decimi sopra quello che erano in grado di fare Usain Bolt, Tyson Gay, Asafa Powell e Yohan Blake qualche anno fa.

Ieri è stata la fine di un’era, l’era Bolt per l’esattezza, il quale, fatta eccezione per Daegou 2011 dove si fece squalificare per falsa partenza dopo il suo solito eccesso di sbruffonaggine, ha perso la prima finale importante dei 100 metri dal 2008, anno in cui riuscì a prendersi gioco del mondo intero rallentando l’andatura a 10 metri dal traguardo e aprendo le braccia e sminuendo il resto della concorrenza. Ormai come già detto purtroppo per lui e per noi quei tempi sono finiti, è maturato negli atteggiamenti è vero, ma ha perso quel dominio e quel carisma che ne hanno fatto uno degli sportivi più amati del millennio. Ne esce comunque a testa alta Usain, capace di acchiappare un bronzo negli ultimi metri ai danni del compagno Blake, ma senza riuscire a sopravanzare gli statunitensi Gatlin e Coleman, mattatori della finale fin dai primi metri.

Discorso completamente diverso quello per Justin Gatlin, atleta con l’aspetto da galeotto ma con il cuore d’oro, che è stato l’assoluto antagonista di Re Bolt negli ultimi anni. Un corridore capace di acchiappare l’oro Olimpico ben 13 anni fa ad Atene, oro che poi gli fu tolto per le note vicende di doping. Un corridore che dopo aver passato degli anni più che bui è riuscito a risalire la china, strappando finalmente al rivale quell’oro mondiale tanto agoniato.

Una finale quindi che tolto il tempo ci ha comunque regalato tante emozioni, speriamo che la sfida si ripeta anche nei 200 metri, e sperando che nei prossimi anni riesca a nascere un nuovo Bolt che ci faccia saltare di nuovo sul divano.

One Response

  1. Paolo Sormani says:

    Un dopato,anche se ex, non sarà mai confrontabile con un pulito.
    I vantaggi acquisiti e il salto procurato dal doping non terminano con l’assunzione, rimangono per sempre.

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