Si è svolta oggi sulle nevi della Agnello di Pampeago la prima tappa della Coppa Italia 2016/2017, con uno slalom come al solito parecchio impegnativo, non tanto per il pendio ma più per le varie trappole disegnate dai tracciatori, trappole che hanno notevolmente contribuito allo spettacolo di questa gara nonostante le numerose uscite. Ottima come sempre l’organizzazione dell’US Cornacci e delle Fiamme Gialle, che con il supporto dei nuovi pali Eurogripp sono stati decisamente all’altezza dell’evento.
Grande vittoria di Giordano Ronci, finalmente tornato ai livelli del 2014, e grande prestazione di Simon Maurberger, secondo e sempre più convincente anche in slalom. Vittoria di tappa del circuito nazionale per il senior Andrea Testa, davanti al compagno di squadra Nicolò Colombi e al portacolori del Monti Ernici Piergiorgio Mizzoni.
E fin qui, tutto bene. Però, guardando la classifica, viene da porsi qualche domanda. Dei primi trenta partenti infatti, ben 19 erano di nazionalità straniera. E’ vero, oggi è stata una mezza Coppa Europa, con atleti in partenza, compresi i nostri nazionali, di Ankeny, Kelley, Engel, Samsal e Rasanen. Atleti da top30 in Coppa del Mondo che è sempre bello vedere in azione. Ma gli italiani? Tolti i soliti inesauribili senior e i trentini locali, non si sono per niente visti. E’ vero, c’è la prima tappa del circuito istituzionale giovani a Sestriere da preparare, ma sembra assurdo organizzare una gara in casa, per di più valida per la Coppa Italia, per far correre gli stranieri.
Ormai la Coppa Italia è un circuito che viene snobbato dai giovani, e non può che essere così, data la poca possibilità di far punti e di mettersi in luce, vista la concorrenza. E sta diventando difficile anche per quegli atleti ai primi due anni senior che vogliono vincerla per poter conquistare la giacca azzurra, visto ciò che è successo negli ultimi due anni, dove per vittorie di atleti fuori quota come Andrea Ballerin e Stefano Baruffaldi nessun senior è entrato in squadra.
Speriamo che per le prossime tappe che si svolgeranno a Bormio cambi un po’ questa situazione, che oggi, nonostante l’ottimo contorno come detto prima, è sembrata davvero triste per tutto lo sci italiano.