La Etixx-Quick Step non ha disputato una campagna del nord fin’ora degna di risultati che le competono, ma ha dimostrato di possedere una sostanza che nessun’altra squadra ha in questo momento. Il faro della squadra Tom Boonen e’ stato messo fuori dai giochi per la sfortuna e dovrebbe disputare per la prima volta in vita sua il Giro d’Italia. Ritornando alla squadra belga,oggi vogliamo ripercorrere la sua storia e i segni che la distinguono da tutte le altre squadre. Nel 2003 venne fondata dal manager Patrick Lefevere, ancor’oggi grande capo, uno di quei manager che aspettano i proprio corridori al Velodrome’ di Roubaix col sigaro in bocca. All’epoca la struttura fu una continuazione della Mapei che aveva vinto 2 Roubaix con Franco Ballerini. In piu’ di 10 anni questa squadra si e’ distinta per la capacita’ di vincere ogni classica possibile,snobbando i grandi giri. Paolo Bettini, Servais Knaven, Stijn Devolder,Tom Boonen, Niki Terpstra, Zdenek Stybar,Michal Kwiatkowski e Tony Martin sono campioni che hanno fatto e stanno facendo la storia di questo team. Lo scorso anno hanno provato a ben figurare nei grandi giri ingaggiando Rigoberto Uran ma la filosofia e’ sempre la solita: essere i migliori quando si raggiungono certe latitudini. Stiamo parlando di Francia, Belgio e Olanda. Quando si corre in queste terre gli Etixx sono sempre davanti,quasi a voler richiamare una superiorita’ su tutti quando bisogna creare ventagli,guidare sul pave’ e fare azioni da finisseur. In questo momento i due capitani sono Boonen e Terpstra, passisti che la sera a cena discutono di Rolex e Ferrari da quando hanno fatto la storia alla Parigi Roubaix. In ottica futuro sembra comunque molto ben attrezzata con Matteo Trentin e Yves Lampaert. Domenica c’e’ l’Amstel Gold Race. Domenica tutta la pressione sara’ sulle spalle di “Kwiato” che dovra’ primeggiare sulle cotes delle Ardenne. Goooo Kwiato!!

@bauerdatardaga