Da amatore a Pro in 4 anni: le tappe di Mattia Gaffuri

Ieri Mattia Gaffuri ha reso pubblico il suo prossimo contratto con la squadra olandese Picnic. a 27 anni finalmente passerà professionista in una formazione World Tour. La sua storia è qualcosa di unico nel ciclismo, un ragazzo che si è ribellato ad un sistema che spinge ragazzi di vent’anni a smettere di fare sport perché non trovano un contratto tra i professionisti. Andiamo però a rivivere le tappe del suo percorso. Una strada fatta di lavoro, notti insonni, piccolissimi passi verso l’alto giorno dopo giorno. Gaffu lo abbiamo conosciuto nell’estate del 2021 mentre correva nel Mendrisio. Ad accompagnarlo sono stati Davide Minotti e il Ds Lorenzo Bass Bassanelli. Lo stato d’animo era analogo a quello dell’80 % degli Under 23 italiani: “dopo il Valle D’Aosta smetto e vengo allo Swatt“. Era questa la sua situazione, il caso di un ragazzo circondato da un ambiente che lo spinge a smettere perché non avrà un contratto tra i Pro. Quella mentalità dilagante che porta i corridori a vivere la bici come una missione, non come una passione da coltivare con piacere ogni giorno. In quell’estate 2021 venne al Test Onno e fece subito vedere la cilindrata del suo motore. Poco dopo, a novembre Minotti gli regalò il Body Lefevre e Gaffu si imbucò alla GF Lombardia per dargli supporto.

Nel febbraio 2022 inizia ufficialmente il suo percorso allo Swatt Club da tesserato. L’inizio dei mille giorni. Mille giorni per capire chi fosse realmente. Da subito nella sua prima gara con il body Swatt nel duathlon di Barzanò emergono tutte le sue doti di endurance. Non era sua intenzione continuare con il ciclismo, o forse stava semplicemente provando a mentire a se stesso, un mese dopo tuttavia si presenta alla sua prima Granfondo con i nostri colori: la Strade Bianche. Dopo pochi Km una caduta gli provoca la frattura della clavicola. “Non sa guidarla” hanno esclamato i maligni. A Maggio voliamo a New York per la GF New York, non sa bene cosa gli aspetta ma si fa trasportare dall’onda Swatt. Vivere lo sport senza pensare, farlo per amore come i veri amatori. Ho notato in quell’occasione la sua dote principale: apriva sempre a 500 watt, ma la cosa impressionante era la capacità di ripetere lo sforzo più volte. Nella Grande Mela finisce secondo in volata dietro al Bandito, ma una volta ritornati in Italia non sarà più lo stesso Gaffuri. Nelle settimane successive inizia ad approcciarsi al ciclismo in maniera scandinava, passando tantissime ore in sella e polarizzando il più possibile. Aprire come stile di vita, passare ogni giornata alla scoperta di se stesso. Inizia a preparare i primi amatori dello Swatt Club, facendoli sposare la causa del 5×5 in palestra e Z2 in sella. Nei mesi successivi vincerà la Gf Mont Blanc, La Gialla Misano, il Test Onno, l’Aosta Gran San Bernardo e soprattutto la Re Stelvio.

“Da solo in cima allo Stelvio in body aero”

Nel 2023 apriamo la stagione a Dubai. È protagonista di una fuga solitaria in pianura a 390 Watt medi, viene ripreso a 4 Km dal traguardo ma è evidente che ha una gamba pazzesca. Il fisico si è asciugato, nonostante ora sia libero di mangiare ciò che vuole, la demonizzazione dei carbo è finita. Largo agli orsetti Haribo, agli sciroppi e allo zucchero. A Dubai abbiamo un duro scontro, sembra voler vivere il ciclismo da preparatore, alternando momenti in cui ci crede ancora follemente ad altri in cui non ne vuole sapere. In questi mesi probabilmente si monta la testa, i suoi Kom sono sulla bocca di tutti, viene spesso attaccato ma al tempo stesso è un amatore. Successivamente vince Cannes, New York e il medio della Maratona dles Dolomites.

” La vittoria a Corvara”

Poi la ciliegina, secondo all’Europeo in salita dietro Großschartner. La domanda sempre più forte e insistente: come fa a fare l’amatore con quella gamba? Un cane che si morde la coda, con la pressione che si fa sempre più forte.

“Nel 2023 attacca anche il tempo di Richie Porte sul Col de la Madone durante il Camp Swatt a Sanremo”

A fine stagione prova il tutto per tutto presentandosi alla Zwift Academy in grande spolvero. Dimostra sui rulli di essere il ragazzo più forte, ma i vertici Alpecin scelgono il giovane Kitzky. Il tedesco si ritirerà due anni dopo senza nessun acuto.

Nel 2024 inizia un nuovo percorso assieme all compagno di sempre Asbjørn Hellemose. I due corrono le gare Gravel più importanti per provare una via alternativa ma non ha ancora le idee chiare sul proprio percorso e per questo si tiene sempre stretta la tessera da amatore. Alla Traka si ritira e una volta rientrato a casa inizia a fare volumi folli per settimane, da solo, anche con la febbre, alla ricerca di se stesso. É stata in quel periodo probabilmente la prova di forza più grande, il continuare a perseverare quando tutti avrebbero mollato. Il 2024 sarà un continuo interrogativo quotidiano sul che cosa fare del proprio percorso. Amatore preparatore o Pro? Al Mondiale Amatori in Danimarca parte al km zero da solo, andando a vincere in solitaria a 350 watt medi. Una giornata memorabile per lo Swatt Club.

“Aalborg 2024. Campione del Mondo Amatori”

A fine anno è di nuovo tempo di Zwift Academy. Gaffu è il più forte di tutti, ma il verdetto finale è una farsa. Il 2025 è ancora troppo fresco per essere raccontato, la nascita del Team Élite Swatt Club, Mattia che svolge la doppia funzione di corridore e coach. Il quinto posto all’Italiano, lo stage alla Polti, il Giro di Toscana corso davanti. La firma con la Picnic il cui inchiostro è ancora fresco. La chiusura definitiva del cerchio, la pace interiore. C’è una domanda a cui non sapremo mai dare una risposta: è stato più forte il fisico ad arrivare a questi numeri, o la testa che ha retto un solo secondo più della parola fine?

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3 Responses

  1. Stefano Aquilano says:

    Gaffu ❤️

  2. Marcyvalo says:

    Bellissimo ❤️

  3. alessandro baruzzo says:

    Sono quelle letture che speri non finiscano mai

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