CE: disfatta azzurra a Reiteralm. Le cause della debacle.

Ieri e oggi sono andati in scena due super g sulle nevi austriache di Reiteralm che hanno ufficialmente alzato il sipario sulla stagione di Coppa Europa di velocità; la pista non presenta particolari insidie tecniche ed è  caratterizzata da un lungo tratto di scorrevolezza che, già dopo 30 secondi di gara, decide le sorti di ogni singolo atleta.

L’errore non è contemplato se si vuole cercare un risultato di prestigio e  sia la sensibilità dei piedi sia i materiali sono fondamentali per l’esito della discesa. Il vichingo norvegese Bjoernar Neteland, vincitore del circuito continentale la passata stagione, è riuscito a “mixare” queste caratteristiche aggiudicandosi il primo superg ma, ha dovuto cedere il passo causa un grossolano errore nel secondo, al talento di causa Austria: Christoph Krenn, anch’egli  equipaggiato con Head e amante dei pendii facili come dimostra la vittoria ottenuta nella Fis a Plan de Gralba un mese fa.

E l’italia? Ci presentavamo con un vero e proprio squadrone, per citarne alcuni: Emanuele Buzzi, detentore della coppa di specialità nonché vincitore sulla medesima pista la passata stagione, Guglielmo Bosca podio l’altr’anno, Matteo De Vettori e Henri Battilani, ormai certezze a livello continentale. Le attese erano molto alte per i ragazzi di Prosch ma qualcosa non ha funzionato;  unico a salvarsi è stato il mastino  dai piedi di fata Battilani che ha chiuso la due giorni austriaca con un 15esimo e un 8 posto: “purtroppo una piccola sbavatura nella parte alta mi ha privato di un miglior risultato, non so se il podio fosse possibile ma certamente l’assegno da mamma Atomic potevo prenderlo; sto sciando molto bene nelle parti più tecniche e questo mi dà molta fiducia per la prossima tappa di Coppa del Mondo a Santa Caterina”.

Nella gara valtellinese troveremo ovviamente il talento cristallino di Emanuele Buzzi che ci deve delle spiegazioni dopo due gare incolori: “Ieri andavo a spasso, diagonali non “tese” e sempre a girare sotto ai pali, così non ne fai di velocità e il saccone dei secondi aumenta; oggi sono partito con un altro piglio, ho cercato di riscattare la debacle  del giorno precedente e ci stavo riuscendo,  ma ho perso per una frazione di secondo il piede esterno e sono finito a ridosso dell’altro palo: gara finita.” Siamo convinti che lungo la Deborah Compagnoni sarà tutta un’altra musica per il Lello nazionale perché le doti tecnico fisiche ci sono eccome. Scambiamo anche due parole con il milanese Guglielmo Bosca, il quale non è giustamente soddisfatto della sua  performance: “ sono molto più deluso del 17esimo posto di ieri: ero sempre quel secondo in ritardo con la spinta del piede, tiravo leggermente in salita e non “buttavo  giù”; oggi ho cercato il limite ma un attimo di attesa di troppo su una lunga mi ha portato nei riporti e decimi preziosi si sono aggravati sul groppone”. Autocritico ma positivo ed è così che ci piace il Brad Pitt di Courmayeur.

Notiamo anche un Matteo De Vettori, assorto nel dartfish per capire da dove sia arrivato il distacco odierno: “l’atteggiamento era quello giusto, ma devo tenere le linee molto più “tese” per centrare risultati di rilievo, non mi basta più un 16esimo posto; come si dice a Rovereto: keep working!”. La voglia di riscatto trapela da tutti i nostri alfieri e non dubitate di loro, ci faranno divertire.

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