Cavendish d’astuzia! Il pagellone della sesta tappa.

E un Tour un po’ noioso, ci aspettavamo di più da queste prime tappe, eravamo ansiosi di vedere i più grandi passisti del mondo creare ventagli e sgomento in corsa, cosa che finora non è arrivata. Oggi c’era il terreno  per creare un ventaglio data la giornata molto favorevole, ma probabilmente c’è troppa paura delle tre settimane e soprattutto le imminenti olimpiadi di RIO. Direct Energy negli ultimi 50Km a fare il ritmo per permettere a Brian Coquard di giocarsela nuovamente. Nel finale è una vera bolgia, nessuna squadra riesce a prendere in mano la corsa, alcune come la Tinkoff mettono davanti uomini inadatti, tanto che Sagan non si degna nemmeno di seguirli. Volata bruttissima, con il solito Sabatini a partire lunghissimo, cosa che ha costretto Kittel ad uscire ai meno 300 metri. Greipel smette di pedalare, Sagan è inerme, mentre Cavendish ne approfitta e prende la scia. Vittoria per Cav, secondo posto per Kittel e terzo  la sorpresa Daniel Mclay.   Andiamo al pagellone:

Marc Cavendish: non possiamo dire che sia il velocista più forte al Tour, è il velocista più bravo e con più malizia in gruppo. Oggi ha approfittato di questa enorme disorganizzazione all’interno delle squadre. Voto:10

Marcel Kittel: l’altro ieri ha vinto grazie al suo immenso motore nonostante il pessimo lavoro della sua squadra. Oggi non ha potuto nulla, lavoro iniziato troppo tardi con Sabatini allo sbaraglio che lo lascia al vento troppo presto. Così è impossibile vincere, anche per lui. Voto:8

Daniel Mclay: che sorpresa! che sia l’erede di Cav? Voto:8

John Degenkolb: non è un velocista puro, ma la sua mancanza davanti non passa inosservata. Il percorso verso il suo livello procede a rilento, ma siamo sicuri  che il doppio vincitore di Sanremo e Roubaix tornerà nelle posizioni che gli competono. Voto:5

Silvio Martinello: non un bel commento riguardo il comportamento avuto da Nibali ieri. Lo si sapeva dall’inizio che lo squalo avrebbe fatto il Tour con gli occhi su RIO. Non è ne’ il primo né l’ultimo ad approcciare le corse il questo modo, anzi proprio nei confronti di Vincenzo queste critiche sono inopportune. É uno dei pochi, forse l’unico corridore assieme a Valverde a correre tutte le corse monumento. Sentirlo poi parlare bene di corridori ibridi come Kristoff è veramente inconcepibile, ancor di più da una persona ragionevole come Martinello. Voto:3

Domani si sale sui Pirenei, arriva l’Aspin e noi abbiamo ancora negli occhi la vittoria del “cobra” di Formigine Riccardo Riccò nel 2008. Non perdetela!

@bauerdatardaga

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