Castelnovo e Zonta sul tetto d’Europa. La Mont Blanc è affare loro

La GF sul tetto d’Europa, la gara in grado di mettere in mostra le eccellenze della Valle d’Aosta, dalle vie glam di Courmayeur, gli yogurt Panizzi, la Fontina e la forza della sua natura. Uno strappo iniziale per spaccare la gamba respirando i profumi del Monte Bianco, per poi fiondarsi pancia a terra fino ad Arvier ed imboccare il Cold’Introd. Il San Nicolas è la prima vera salita, nove Km al 9%, su una strada da Tour, quelle perle che si vedono nel mese di luglio alla Gran Bouclé. Picchiata verso La Salle ed è subito salita, poi il bivio: San Carlo per i più coraggiosi, Courma per tutti gli altri.
Una Granfondo organizzata al meglio da Followyourpassion, anche quest’anno promossi a pieni voti grazie alla loro passione. Nel lungo ecco la vittoria ,scontata, di Paolo Castelnovo, di un altro pianeta rispetto a tutti, mentre nel medio il primato è di Davide Busuito. In casa Swatt Club grande affermazione per il bassanese Tiziano Zonta, in una condizione monstre, capace di andare a prendersi una terza piazza di grande valore dopo una corsa molto vivace. Andiamo al pagellone:

Paolo Castelnovo: l’emblema della perfezione e dei numeri. Il professore Bocconiano vede la corsa mentre tutti sono ancora in branda con la vittoria nel lungo ormai scritta sui libri di storia. Voto:10

Tiziano Zonta: supportato da una squadra assurda, il bassanese finalizza tutto con una gamba stratosferica, cadendo addirittura in salita a causa di un contatto. Alla fine chiude terzo, con l’impressione d’avere un margine assurdo. Il suo SRM esplode in aria dai Watt alle prime accelerazioni. Lo scorso inverno i dirigenti della Zalf notarono la sua pedalata durante un allenamento. Qualche motivo ci sarà. Voto:10

Chicco Pellegrino: si presenta con 300 Km nelle gambe e verso al Col d’Introd ad un nostro incitamento si piazza davanti al gruppo con l’intero Swatt Club intento ad urlare: “ come a Pyeong Chang Chiccoooooo!!!!!”. Sono stati sufficienti trenta secondi per capire la mentalità del Campione e quella della metà degli amatori italiani a spasso col rapportino e sempre a ruota. Al traguardo sprinta per sentire le fibre bianche che quest’inverno lo faranno battagliare contro Klaebo. Voto:9

Carlo Beretta: il plotone ha un solo padrone all’alba. Il Prez è l’unico uomo capace di far saltare mezzo gruppo in discesa, dando lezioni di bikeporn al Team Scott, sempre a ruota col rapportino. Esaurito il lavoro inizia la degustazione del foodporn valdostano ai ristori mentre Zonta vola sul podio. La sua giornata viene macchiata dal bikeporn della metà dei partenti, con fantasmini, spacers, occhialate sotto al laccio del casco e convinti a due ore dai primi che ai ristori tiravano dritti per non perdere tempo. Voto:8

Francesco de Candido: rimane calmo fino ad Arvier, coperto da uno smanicato fino all’ultimo per poi girarsi verso Carlo Beretta e farselo togliere. Il suo lavoro inizia sul Col d’Introd per riportare il capitano Zonta sul fuggitivo Stefano Castelnovo. Una menata davanti al gruppo di 5 min a 400/450 Watt fino in cima, ribaltando i superstiti dalla bici, con il personale dell’ospedale di Aosta in ascolto su Radio Valle D’Aosta 101 che nel frattempo faceva decollare un elicottero, ormai sicuro di un suo collasso . L’ultima menata alle porte del San Nicolas, per poi farsi da parte e lasciare via libera a Zonta, dovendosi portare al traguardo un gruppo di convinti. Voto:8

Alessandro Vanotti: Swattiamo? Ogni volta il Vano non perde l’occasione di rimembrare i vecchi tempi, quelli dei Watt veri. Voto:8

Giovanni Dracone: ci porta i saluti del Cecco al mattino, per poi Swattare sul podio nel lungo. Voto:7

Diego Pesenti: si presenta al via con la Porto rotondo, dedicando la prima ora di gara ad alleanze ed affari diplomatici con i vertici delle altre squadre. La sua cilindrata 3.000 non riesce a supportare la meccanica e sul san Nicolas i crampi sono per lui fatali. Il contrario di Froome. Voto:7

Mattia Casse: alla partenza dichiara: “spacchiamo il gruppo” con il boss di Sky Sport Giovanni Bruno intento a guardarlo annuendo. Conclude il corto non soddisfatto, forse la seduta di crossfit di ieri lo ha messo alle corde. Una forma fisica comunque spettacolare. Sarà il suo anno. Voto:7

Andrea Crotta: MBWear ai piedi, polpaccio da grandi salite e la solita interpretazione alla Bugno: vedremo. Voto:7

Gabriele Pezzaglia: il caporedattore di Raceskimagazine nonché uomo di fiducia di Paolo Castelnovo passa la settimana preoccupandosi delle previsioni meteo. Raggiunge il Prez sul San Nicolas e dopo un selfie si gira ed esclama: “ provo eh” scattando con la padella. Pez, ma provo cosa??? Voto: 6 politico

Giovanni Bruno: che bikeporn il capo di Sky Sport seduto alla partenza sul telaio della sua Dogma e pronto a scaricare Watt sotto la montagna più alta d’Europa. Voto:6

Team Scott: al mattino due ammiraglie davanti alla partenza, ispirandoci per il prossimo futuro, in un periodo in cui stiamo vedendo squadre amatoriali con una mentalità turistica. In corsa tuttavia dimostrano come non si debba correre. Nessuno davanti a menare, tutti nascosti a pensare alla propria classifica. Imbarazzanti, Cecco dove sei? Voto:2

Alberto Laurora: spesso vediamo uomini provinciali, mai usciti dal loro orto organizzare gare improvvisandosi personaggi di Sport. Il milanese è l’esatto opposto, uno con le spalle larghe, un carisma invidiabile da chiunque ed una dote innata di mettere in piedi eventi spettacolari. Il prossimo anno contiamo di arrivare a 200 tesserati per portarli tutti alla Mont Blanc a celebrare questa splendida location. Organizzerà lui i prossimi Mondiali di calcio? Voto:10

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