Solamente un anno fa, nella stagione decisiva quella dell’ ultimo anni giovani, quella del dentro o fuori, di vita o morte, Andrea Rossi il forte gigantista veneto si procurava sei fratture multiple alla tibia durante un allenamento nel mese di ottobre. Nella stagione precedente confermati 30 punti in gigante e 38 in super, punteggi di tutto rispetto per provare a mettersi in mostra, da comune mortale, anche nell’ ultimo anno giovani per farsi spazio tra le buche del gran premio italia.
Ma a poche settimane dalle prime gare arriva l’ infortunio e addio sogni di gloria, e non solo. Si pensava addirittura che forse avrebbe potuto finire lì, quel giorno a causa di quell’ infortunio ad Hintertux. Ma nella vita la cosa peggiore che un uomo può fare è quella di non provarci fino in fondo, fino dopo alla fine. Le battaglie e le guerre si possono anche perdere, ma solamente dopo averle combattute.
Oggi, a quasi un anno dall’ accaduto, Andrea è ancora qui. A rinunciare alla vita comune e quotidiana tra finte sessioni sui libri e numerosi spritz con le olive che oggi giorno sempre più adolescenti senza fame intraprendono. A passare le giornate della sua vita sul ghiacciaio dello Stelvio che, dopo un agosto disastroso che lo ha visto chiuso per quindici giorni, sembra essere risorto.
Cambio di casacca per lui che dal Veneto si sposta in Alto Adige tesserandosi con il Kronplatz alla guida del noto istruttore Klaus Kastlunger, il vero faro della famiglia Moelgg. Non rientra però a far parte della squadra regionale, anche se ormai dobbiamo essere sinceri queste notizie vergognose non ci meravigliano più.
Probabilmente i vertici sulle poltrone fisse di Bolzano avranno optato per inserire nella squadra regionale del Team Suedtirol qualche 2000 allo sbaraglio per garantirsi l’appoggio politico in fisi alle prossime elezioni.
“Lo scorso anno ero troppo sul pezzo, soprattutto con la testa nei momenti di preparazione in cui non serviva. Pensavo troppo allo sci, quasi 24h su 24. Quest’ anno sto dando il giusto valore alle cose, fatte bene e in maniera concentrata sia chiaro, ma senza foga o stress, e questo mi permette di viverla meglio e di essere sicuramente poi più efficace quando conterà” ci fa sapere Rossi oggi in palestra al Cristallo, durante una seduta pomeridiana di girate insieme al fenomeno classe 1999 Tobias Kastlunger, velocissimo questa mattina in gigante sul Geister, l’ unico che fischiava.
Fenomeno appunto, uno che per due anni di fila vince il titolo di campione italiano aspiranti in gigante, che batte Antonio Fantino a Pfelders facendo 17 punti fis al secondo anno di categoria, e che purtroppo ed inspiegabilmente … è fuori squadra.
Ma in Italia, vincere le elezioni è più importante che vincere le gare …
Forza ragazzi, nella stagione che inaugurerà lo Skiporn nello stivale, e non solo, Solowattaggio vuole un vostro acuto!
One Response
………………..inspiegabilmente … è fuori squadra.
più atleti del Kronplatz avevano la possibilità di entrare in squadra………..chiedete al noto istruttore perchè KK le ragioni perchè non sono entrati!!