Il Tour de France torna a salire, ma la noia rimane sempre in testa al gruppo. O meglio, nel gruppo dei big non succede nulla di rilevante, mentre davanti, gente che sa dare spettacolo come Alaphilippe, GVA e Sagan, hanno infiammato la corsa rendendo la prima tappa alpina un po’ meno irritante. La Sky continua a menare come solo loro sanno fare, la Quick Step vince ancora con uno dei suoi migliori talenti e GVA rimane in giallo con tanto cuore e una gamba stratosferica. Ma andiamo alle pagelle della decima tappa del Tour de France.
Julien Alaphilippe: segnatevi questa data: 30 Settembre 2018, Innsbruck. Si signori, mai come quest’anno Alaf potrà vincere la maglia iridata. Quando vuole vincere, lui vince. Voto: 10
Greg Van Avermaet: quando quest’uomo ha la gamba e la freschezza mentale non è secondo a nessuno. Lo ha dimostrato a Rio, alla Roubaix, a questo Tour. Le prime 10 tappe di GVA sono da manuale del ciclismo. Voto: 10
Serge Pawels: uno dei belgi meno belgi della storia. Queste dovrebbero essere le sue fughe, ma oggi finisce dietro al suo connazionale Greg, uno che ha le pietre nel sangue. Voto: 5
Peter Sagan: vuole andare in fuga tirando come se non ci fosse un domani. Per un momento ci è sembrato che stesse facendo un po’ di lavori in salita, un po’ di 30-30 per perfezionare la cilindrata. Voto: 7
Primoz Roglic: ha una gamba assurda e ha già dimostrato nelle prime tappe di saper correre da leader. Terrà le tre settimane? E’ un incognita, ma lo vedremo davanti ancora per molte tappe. Voto: 7
Michal Kwiatkowski: ogni volta che vediamo l’ex campione del mondo davanti al gruppo a fare il lavoro sporco perdiamo dieci anni di vita. Kwiato, cambia squadra. Voto: 8
Big: Sky davanti e dietro tutti quanti. Lo scatto di Daniel Martin fa solleticare le piante dei piedi di Froome e compagni. Quando inizieremo a vederli tutti con il gas aperto? Voto: 4