A Schmuck, Bonardi e Sorio gli italiani cittadini

Si è conclusa oggi con lo slalom la rassegna dei Campionati Italiani Cittadini, svoltasi tra l’Alpe Lusia e Falcade con l’organizzazione dello sci club 2000. Con il consueto annullamento delle discese e delle supercombinate, non si sa come mai queste risultino ancora e sempre inserite nei calendari e per qualche motivo non vengano mai svolte, si è partiti con il gigante giovedì, passando per il super di ieri e lo slalom di oggi appunto, un programma abbastanza strano che ha obbligato gli specialisti delle discipline tecniche a doversi fermare un giorno più del previsto. Detto questo passiamo al resoconto delle gare.

Il gigante, nonostante la partenza ritardata per i problemi al cronometro che ormai non sono più una novità, ha visto la bella vittoria dell’altoatesino classe ’97 Martin Schmuck, che grazie ad un’ottima seconda manche doma l’autostrada del Lusia e conquista il titolo davanti al portacolori dei Monti Ernici Piergiorgio Mizzoni e al senatore Nicolò Colombi, in testa nella classifica CIT dopo la prima. Peccato invece per il Bachmaniano Andrea Beltrame, che dopo il secondo posto della prima manche sempre nella standing italiani cittadini, si perde nelle buche e nella neve molla ed è costretto ad abbandonare ogni sogno di gloria.

Ieri invece è stata la volta del super, con un super Alessio Bonardi che non si è lasciato scappare la vittoria su un pendio adatto alle sue caratteristiche, dominando i lunghi pianoni della stessa pista del gigante e andando a vincere davanti alla punta di diamante dello sci club Cortina Andrea Rossi e davanti al veneziano di Martellago Riccardo Bosio, che a detta sua aveva il miglior intertempo sul piano, ma che ha perso l’opportunità di ammazzare la gara sbagliando le uniche due curve che c’erano da fare.

Oggi infine è stata la volta dello slalom. Una gara altamente al di sotto delle aspettative e non degna dell’evento che si è svolta sulla pista Panoramica di Falcade. La storia si ripete? Ebbene sì. Un tracciato unico per femmine e maschi che non ha permesso alle individualità dei secondi di svolgere una gara all’altezza, con delle trincee degne della prima guerra mondiale che hanno tolto molto sia allo spettacolo sia al divertimento degli atleti stessi. Detto questo come al solito onore ai vincitori, che sono riusciti ad interpretare le condizioni meglio degli altri. Bravi quindi il portacolori del comitato Alpi Centrali Francesco Sorio, il solito Nicolò Colombi e il friulano Andrea Appierto, rispettivamente primo, secondo e terzo nella classifica dei cittadini italiani.

@mich_garbin

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