Dimenticate per un attimo i palmares, le vittorie, i premi. Mettete da parte Eddy Merckx, Moser, Coppi, Indurain e tutte le leggende di questo livello. Scordatevi di tutto ciò e provate a ripetervi che Peter Sagan è il ciclista più forte di tutti i tempi. Vi suona strano? A noi no.
Lui ha stile, il suo stile. È una rockstar, un attore nato, è l’idolo del popolo. Non è la brutta copia di nessuno, non segue le mode attuali e spesso e volentieri detta nuove leggi nel ciclismo moderno. Il suo modo di guidare la bici è unico, è avanguardia, è ispirazione: impennate, numeri da funambolo e discese al limite della fisica. E poi è dotato di una potenza sovrumana che gestisce con una naturalezza disarmante. Avrebbe potuto vincere di più, ma la troppa generosità lo ha penalizzato più di una volta, soprattutto nella scorsa stagione.
E’ sempre bello veder pedalare un campione del mondo, ma vederlo lavorare per un compagno sulle Alpi al Tour de France è magnifico. In fin dei conti ci basta questo, spettacolo e divertimento. E Peter Sagan è una garanzia in questo campo. Vedendolo in televisione molti ciclisti si esaltano e ritrovano la motivazione per le loro uscite amatoriali.
Non abbiamo vissuto l’era del Cannibale, ne quella di Moser o Indurain. Noi stiamo vivendo l’era Sagan e lo abbiamo ammirato abbastanza per dire che è lui il più forte di sempre. E non venite a dirci “ai tempi era un altro ciclismo”.
Ps: Non abbiamo preso in considerazione Marco Pantani, perché lui non era un ciclista, era molto di più.
@carloberry