258km di sofferenza, polvere e fango: questa è la Roubaix, un inferno. E senza ombra di dubbio è una corsa che richiede molti watt. Dopo aver analizzato i dati di Clayes al Giro delle Fiandre ecco una nuova puntata della rubrica dedicata ai watt.
Abbiamo scelto il Gorilla Andre Greipel, giunto 33esimo con 6 minuti di ritardo. Certo non una corsa esaltante per il forte sprinter tedesco, ma è un corridore che ammiriamo e spesso al Nord ci ha regalato emozioni. E poi ci piace capire quanti watt può spingere un plinto di ghisa di circa 82-83 kg come lui (peso indicato da Pro Cycling Stats). Come tutti i corridori della Lotto Soudal ha in dotazione il nuovo SRM PC8, che durante la sua Parigi-Roubaix ha registrato una potenza media ponderata di 340 watt e una velocità media di 42,3 km/h per 6 ore e 2 minuti.
I primi 100 km sono stati corsi a tutta ad una media di 45 km/h. Greipel ha spinto 300 watt medi e ha dovuto fare almeno 6-7 accelerate sopra i 1.200 watt. (Il picco massimo è stato di 1.407 watt)
Il primo settore di pavé incontrato è stato quello di Troisvilles a Inchy, la porta dell’inferno, dove il gruppo ancora folto stava inseguendo la fuga del mattino ad un ritmo abbastanza tranquillo. Lungo i 2,3 km di pietre Greipel ha impiegato 3 minuti e 25 secondi ed ha spinto 308watt medi. Niente di eclatante, ma serve come riferimento per confrontare i momenti a tutta e quelli di relax.
E poi arriva la Foresta di Arenberg, un’icona della Roubaix. Un rettilineo in pavé difficile e sconnesso. Il gruppo all’ingresso di questo tratto è arrivato ad una velocità folle: l’SRM del Gorilla infatti ha registrato 60 km/h. La velocità durante il segmento invece è calata vertiginosamente, arrivando a 30-35 km/h. Il wattaggio medio è stato di 452 watt per 3 minuti e 35 secondi, con picchi fino a 790 watt. Nei primi 700 metri però, viaggiando ad alte velocità e sfruttando le scie, non ha sprecato “molte” energie, mentre nel rimanente chilometro e 500 metri la potenza media è stata nettamente superiore: 490 watt che rapportati al peso danno 5,9 W/Kg mantenuti per 2 minuti e 44. La frequenza cardiaca all’ingresso era di 158 bpm mentre all’uscita è arrivata fino a 172 bpm. Pensando a questi wattaggi e al manto stradale che hanno affrontato sono cifre pazzesche.
Da menzionare anche il segmento di Auchy-lez-Orchies à Bersée (4 stelle di difficoltà): 2,6km percorsi in 4 minuti e 11 secondi spingendo 415 watt medi. Nei primi metri di pavé di questo settore il Gorilla ha dissestato il terreno, mulinando fino a 900-990 watt per 4-5 secondi.
Il Carrefour de l’Arbre arriva dopo quasi 240 km di corsa. Il corridore della Lotto Soudal è riuscito a mantenere una potenza abbastanza costante per 3 minuti e 45 secondi, ma da questi dati si può capire la stanchezza. Infatti Greipel ha spinto 353 watt medi, almeno 80-90 watt in meno rispetto ai settori precedenti con la stessa distanza (2km circa).
Nel velodromo di Roubaix vengono rilasciati gli ultimissimi watt disponibili: 500 metri con qualche picco sopra i 700 watt nella volata-passerella, nulla di più. I corridori sono stravolti e lottare per guadagnare anche una sola posizione non serve.
Questi sono i watt di Greipel, uno che ha potenza da vendere. Ma immaginate Boonen, quanti ne avrà spinti negli ultimi 50km? Questa è la Roubaix, forse la patria dei watt.
@carloberry