Oggi abbiamo assistito ad una delle discese più difficili, paurose ed emozionanti dell’ultimo decennio. Oggi la Streif è stata un vero inferno, tra i dossi molto più accentuati per la poca neve, la visibilità piatta e buche invisibili su un’Hausberg che ha fatto una marea di vittime, a partire da Streitberger, probabile rottura del crociato, passando poi per Reichelt, salvato dall’airbag e arrivando fino a Svindal, che dopo una caduta spaventosa riesce a tirarsi subito in piedi, ma la diagnosi dell’ospedale di Innsbruck non lascia tregua neppure a lui, crociato rotto e stagione finita dopo 7 vittorie.
Partiamo subito dall’airbag, come già successo in Gardena anche oggi il prodotto della Dainese ha dimostrato non solo di essere molto efficiente, ma anche di essere probabilmente il più grande passo avanti dal punto di vista ingegneristico e di sicurezza fatto negli ultimi anni. Altro che manichini per i crash test come diceva Ligety un mese fa, oggi con il volo all’arrivo di Striedinger senza conseguenze e soprattutto con la caduta di Reichelt, dove l’airbag ha salvato sia la schiena sia la testa dello sciatore permettendogli di non avere contatti diretti con il terreno, ha dimostrato come la polemica dell’americano fosse del tutto infondata e scatenata solo per il clamore del momento.
Discorso diverso per il re dei Vikinghi e della Coppa del Mondo, che cade con le stesse dinamiche dell’austriaco, ma gli dà quel mezzo giro in più atterrando non di schiena ma bensì con le gambe, rompendosi i legamenti. Da oggi quindi la Coppa del Mondo cambia volto, perdendo uno dei suoi due dominatori e a parer mio una bella parte di spettacolo nelle discipline veloci…
Chiuso il capitolo infortuni, onore ancora a Peter Fill, che azzecca la gara perfetta nel giorno giusto, dimostrando che i vecchi leoni sono sempre pronti a ruggire; ma onore anche a tutti gli altri, che non sono ‘pugili suonati, atleti sfiniti e uomini scoraggiati’ come qualcuno scrive, ma sono uomini veri, che hanno avuto il coraggio di provare a domare una bestia indomabile come la Streif, dimostrando come siano loro i veri eroi di questo sport. E’ stato un peccato è vero che la gara si sia conclusa dopo il 30, ma non possiamo che condividere la scelta della FIS per come si sono messe le cose quest’oggi. Appuntamento domani alle 10’30 per lo slalom.
@mich_garbin