Mentre a Cervinia Eolo continua a non lasciare tregua, a Gurgl finalmente è cominciata anche la coppa del mondo maschile con il primo slalom. Nuovo palcoscenico per gli specialisti dei pali stretti, su una pista molto varia e una neve aggressiva che non ha lasciato scampo agli errori di interpretazione classici delle località che vedono per la prima volta il massimo circuito. Esenti da tali errori sono stati gli austriaci, unici ad aver sciato sul pendio di gara nei giorni scorsi monopolizzando interamente il podio, evento che non accadeva dai mondiali di Aare del 2019. Sembrava fosse impossibile battere Schwarz dopo l’interruzione dovuta alla rivolta degli ambientalisti, invece il compagno di squadra Feller, all’alba dei 32 anni, è riuscito a mantenere la calma dopo aver ammazzato la prima manche e portare a casa la vittoria. Per ciò che riguarda il resto del mondo poche novità, norvegesi decisamente sottotono, svizzeri aggrappati ad uno Yule in forma tutt’altro che smagliante ed inglesi che piazzano Ryding quarto e Major sedicesimo. In casa Italia si salva Tobi Kaslunger, come sempre molto bravo a sfruttare il segno grazie alla sua rotondità di sciata, per il resto invece alto mare. Ecco la pagella:
Manuel Feller: prima volta che Fellerone riesci a confermarsi dopo una prima manche a livelli stratosferici. Assorbimenti ed anca fuori asse le chiavi di lettura per lo slalom in casa, sicuramente aver affinato i materiali sulla pista e sulla neve della gara ha dato la marcia in più. Voto 10
Marco Schwarz: da abbandonare Cervinia al podio di Gurgl. Che maturità Blacki, leggerezza ed equilibrio, primo messaggio ad Odermatt per la generale inviato. Era dalla coppetta del 2021 che in slalom non sciava così. Voto 10
Michael Matt: primo successo per la premiata ditta Manfred&Michi Moelgg. Sembrava un atleta sul viale del tramonto, invece la terza casa sciistica cambiata in due stagioni l’ha riportato al vertice. Indirizzare e girare i piedi la sua nuova tecnica, senza mai dimenticare l’ondeggiamento di spalle tipico di casa Matt. Voto 8
Dave Ryding: 37 anni suonati ed è ancora lì a lottare per il podio, oggi sfumato per un solo centesimo. Impressionante il primo settore sia nella prima che nelle seconda, in fondo forse ha pagato un po’ la stanchezza. Voto 8
Loic Meillard: follia inforcare nel 2023. Voto 5
Henrik Kristoffersen: in una parola? Rigidità. Zero feeling per Henrik oggi, né con la neve, né con i materiali. Rinviato a Val d’Isere. Voto 4
Clement Noel: dalla tranquillità in partenza prima della seconda manche sembrava fosse l’unico in grado di mettere in discussione il monopolio biancorosso, invece non è mai entrato veramente in gara. Quello che nel 2019 veniva additato come atro nascente dello slalom, Olimpiadi a parte, ha fatto e sta facendo fatica a raccogliere ciò che il suo talento gli permetterebbe. Potrebbe smentirci con l’avanzare della stagione. Voto 5
Johannes Strolz: nota negativa per le aquile è proprio la sorpresa del 2022, che dalle Olimpiadi di Pechino non riesce a ritrovare la quadra in slalom. Che debba tornare ad allenarsi e prepararsi i materiali da solo per raggiungere nuovamente la vetta? Voto 4