Una delle regine della velocità, la prima dopo Wengen e Kitz, la Birds of Prey è quella discesa che ti dice che sciatore sei, una pista in cui escono i velocisti veri. Una gara che non mente mai, solamente il vento nella parte alta ci ha consegnato una classifica in cui molti atleti ci hanno lasciato i sogni per i piazzamenti. C’era grande attesa per il rinnovato duello tra Kilde e Odermatt, un duello tra due sciatori agli antipodi che sta infiammando questo inizio di stagione. Tanto forte Kilde fisicamente, quanto sopraffino lo svizzero nella sua tecnica. I due anche oggi hanno fatto gara alla pari, rimanendo distanti di soli sei centesimi all’arrivo. Terza piazza per il canadese Crawford, finalmente sui suo livelli. Gara ancora alla pari invece per i due austriaci Mayer e Kriechmaier, anche oggi dei maestri nel fare le curve ma molto sfortunati con il vento nella parte alta. E gli italiani? I nostri velocisti di punta sono in crisi, mai presenti sullo sci e troppo schiacciati a livello di baricentro. Così è impossibile sfruttare i materiali del giorno d’oggi ed il fatto che sia stato Molteni la nota più positiva di giornata la dice lunga. Come detto nei giorni scorsi a Radio Swatt, tolto Paris siamo una nazione da ventesimo posto. Andiamo al pagellone:
Aleksander Aamodt Kilde : prepotenza tecnica e fisica, semplicemente Kilde. Attacca la pista come faceva Hermann Maier, ci mette l’esperienza non commettendo errori che in passato faceva spesso. Sta semplicemente raccogliendo anni d’enorme lavoro. Voto:10
Marco Odermatt: follia! Non riesce a stare sopra ai suoi sci e nonostante questo non ne vuole sapere di alzare il piede. Nessuno sfrutta i materiali come lui. Extraterrestre, come Carlo Janka. Voto:9
James Crawford: appoggi solidi come due fondamenta e tanta continuità. Il canadese oggi non sbaglia e fa vedere tutto il bene di cui parla da anni sul suo conto. Voto:8
Romed Baumann: passano gli anni e questo velocista non smette mai di stupire. Su queste neve è sempre stato forte, ma in queste piste risultati del genere sono da incorniciare. Voto:7
Dominik Schweiger: tecnica sopraffina, quando bisogna fare le curve non è secondo a nessuno. Attenzione al tedesco Voto:7
Nicolò Molteni: l’unico italiano a sciare sopra lo sci, l’unico che sfrutta le leve e non scia col baricentro basso. Va ancora a punti, questa volta facendo errori e sciando con l’atteggiamento di chi non vuole correre per un ventesimo posto. Il lombardo ha capito come bisogna fare per andare forte. Grande Molten! Voto:8
Mathieu Bailet: continua a sciare forte pur commettendo errori. La sorpresa in questo inizio di stagione è lui. Voto:7
Giovanni Franzoni: che qualità. Angoli sempre aperti, pulito e in spinta. per poco fuori dai punti, ma che sciatore. Voto:7
Florian Schieder: bravo nel tratto più tecnico, veloce nel finale. Indice di qualità e tenuta fisica all’altura americana. Bentornato nei trenta. Voto:6
Adrian Sejersted: un piccolo Kilde ancor più grezzo. Il norvegese continua ad essere velocissimo a tratti ma commette ancora troppi errori. Voto:6