Landa riapre il Tour, ma Aru è sempre più padrone

La tappa più temuta, la più corta e imprevedibile di questo Tour ci ha regalato ancora grande equilibrio nelle parti alte della classifica, dove da domani in quinta posizione scatterà il basco Mikel Landa, il protagonista di giornata. Pronti via e subito tentativi di fuga, con Chavanel, Gilbert, Ulissi e l’ottimo “Rosso di Buia” Alessandro De Marchi. É il friulano il più in palla, mentre da dietro il gruppo non ne vuole sapere di lasciare terreno ai fuggitivi. Nel primo dei quattro colli pirenaici in programma, escono allo scoperto Contador e Landa, il primo per lasciare un segno in questo Tour, il secondo per riaprire i giochi. I due saranno raggiunti sull’ultima ascesa dai contrattaccanti Quintana e Barguil, vincitore di tappa.  Tra i big non succede nulla, solamente Bennet non riesce a tenere il ritmo imposto da Daniel Martin, mentre Froome regala orrori da cineteca alzandosi sui pedali cercando di fare saltare Fabio Aru. Nel finale emerge tutto il disagio in casa Sky, con Kwiato e Froome protagonisti di timidi tentativi, mentre Landa cerca invano di aumentare il vantaggio. Dopo questa due giorni pirenaica Fabio Aru è sempre più padrone, il cavaliere non ha dato alcun segno di cedimento mentre alle sue spalle l’antennista Rigoberto Uran cercherà la fagianata vincente. Andiamo al pagellone:

Mikel Landa: in molti ieri ci hanno criticato per averlo definito un traditore, ma la sfuriata ricevuta dal basco davanti al pullman Sky l’hanno notata in molti. Protagonista assoluto, con una padella spaziale per tutta la tappa e sangue bollente nelle vene. Ora vivrà una settimana da separato in casa, ma il basco ha già dimostrato in passato di non guardare in faccia a nessuno. Voto:10

Warren Barguil: vincitore di tappa nel giorno della presa della Bastiglia; ai francesi può bastare. Voto:9

Alberto Contador: le spalle ondeggiano come una volta, ma i Watt non sono più gli stessi. Che campione, che cuore. Voto:8

Nairo Quintana: sta carburando il condor e le sue azioni potrebbero fare comodo a molti nella terza settimana. Voto:8

Daniel Martin: un operaio, imprime un ritmo assurdo tirandoseli tutti dietro e rischiando di staccarsi sotto le prime accelerate. Voto:7

Chris Froome: dopo una giornata col carrello della spesa e lo sguardo fisso sul potenziometro, l’inglese decide d’alzarsi sui pedali, entrando ufficialmente negli orrori da cineteca. Voto:6

Astana: Fuglsang merita un monumento. Grivko invece sale sui rulli prima della tappa per poi staccarsi con i velocisti, mentre gli altri sono inesistenti. Mai vista un’Astana così debole e non bisogna parlare di sfortuna, anche Froome ha perso Thomas e non ha al fianco il Dj olandese Wout Poels, ma quando non si rinnova il contratto a uomini di sostanza come Davide Malacarne bisogna mettere in preventivo questi risultati. Voto:3

Team Sky: dopo anni di programmazione e Watt, oggi hanno dimostrato di non saper gestire la corsa, usando Kwiatkowski nel peggiore dei modi quando avrebbero potuto riprendersi la maglia gialla. Voto:3

Tim Wellens: due giorni fa lo abbiamo visto per qualche secondo davanti al gruppo con un copri scarpa da bikeporn avanzato nonostante i 35 gradi, in queste giornate pirenaiche invece non si è mai fatto vedere in diretta. Ci manchi Tim. Voto: s.v

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