Sopra i 2.000 metri vincono gli squali. Epico Vincenzo, Dumoulin se la fa addosso. Il pagellone del giorno più lungo

Era un giorno atteso, di quelli che sembrano non arrivare mai, il giorno più lungo, 227 Km pieni di significati. Il Mortirolo, lo Stelvio, l’Umbrail, il giorno di Scarponi, il giorno di Vincenzo Nibali. Una giornata da cilindrate pesanti, sì, perché quando ci sono in programma 5.000 metri di dislivello, se non hai un 3.000 dentro rischi di rimanere a piedi al secondo tornante. È la fotografia vista oggi, dopo due settimane di bar, in cui molta gente è riuscita a dimenticare ciò che accadde lo scorso anno nell’ultima settimana. Nibali, Landa, Quintana, Pozzovivo, perché sopra i 2.000 metri ci sono pochi eletti e con loro ci mettiamo Michele Scarponi. Oggi c’era anche lui. Tra Mortirolo e primo passaggio sullo Stelvio non si scatena la bagarre sperata, bisogna aspettare l’ingresso a Santa Maria e l’inizio dell’Umbrail dove accade qualcosa di impensabile: Dumoulin si ferma, sta per farsela addosso, la leadership che in pochi secondi vola via e dà coraggio a tutti. I big per un attimo si guardano, lo sport muore per alcuni minuti, c’è chi parla di fair play, ma la prima reazione allo Swatt Club è una sola: ” si sarebbe fermato una figura carismatica come Lance Armstrong o se la sarebbe fatta addosso pur di non mostrare segni di cedimento?” Prepariamoci ad un’ultima settimana di fuoco, ci vediamo giovedi sul Valparola per un’altra rasoiata squalo! Andiamo al pagellone:

Vincenzo Nibali: insultato da una marea di ignoranti, di persone le quali non si rendono nemmeno conto di cosa sia la terza settimana di Giro, di cosa siano 5.000 metri di dislivello: lo avevamo detto ad Oropa quanto fosse presto per pronunciare sentenze. Un Vincenzo da lacrime, con la rasoiata in cima all’Umbrail, dopo 200 Km, in grado farci venire i primi brividi di questo Giro. Una vittoria per Scarpa, una vittoria che ha riscaldato la gente, perché quando Nibali va forte l’Italia si accende. Voto:10

Franco Pellizzotti: sarà un caso, ma accanto a Nibali molti corridori rivivono una seconda vita, il delfino di Bibione a fare il ritmo sull’Umbrail, chi lo avrebbe detto un mese fa? Voto:8

Vasili Kiryenka: che motore, che corridore! Oggi gran parte dei corridori erano al gancio già al foglio firma, non questa locomotiva, una macchina inesauribile. Voto:9

Mikel Landa: avrebbe meritato la tappa, ma i regali si fanno a natale. Il basco è assoluto protagonista, confermando le attese e i pronostici che lo davano tra i possibili vincitori di tappa. Voto:8

Domenico Pozzovivo: in un Giro in cui molti “bravi corridori” giocano a fare i fenomeni, ecco il lucano, che zitto zitto ha iniziato la terza settimana con il podio nel mirino. Voto:7

Movistar: come trattare uomini di lusso a usa e getta. Lo squadrone di Unzue tatticamente le sbaglia tutte, finendo per spremere uomini come Anacona e Amador in momenti inopportuni e finendo per gettare al vento un occasione che andava sfruttata maggiormente. Voto:4

Bauke Mollema: mette un proprio uomo a tirare assieme ai gregari di Dumoulin sul primo passaggio allo Stelvio nonostante una posizione in classifica precaria, per poi scomparire nell’ultima ora di gara. Voto:3

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