Una serata che vale più di mille giorni sugli sci, più di cento gare, più di qualsiasi allenamento. Una serata che ti fa toccare il cielo rosa del tramonto dolomitico con un dito. Una pista preparata da dei piastrellisti professionisti, la miglior pista al mondo. Mai vista una gara con un fondo così, veramente degno di uno slalom di alto livello. I migliori slalomisti al mondo hanno incendiato il ghiaccio del Canalone Miramonti, devastandolo con le proprie lamine, seppure la grande assenza di Monsignor Hirscher si sia fatta sentire, e non poco. Ma andiamo al pagellone.
Daniel Yule: nel giro di 380 giorni, da “nessuno” alla storia dello sci. Una doppietta sul Canalone Miramonti che lo relega nei libri di storia. Già avviati i lavori edilizi per la costruzione del mezzo busto in rame per Matteo Ioris in piazza a Zurigo, il vero condottiero di questi successi. Ti aspettiamo il prossimo anno Daniel, per eguagliare le tre vittorie di Tomba la Bomba, prima però beviti anche le piastrelle del Piano 54 questa sera. Voto 100
Henrik Kristoffersen: dopo il passo falso di Zagabria ritorna subito sui suoi passi, quando in molti sarebbero caduti in depressione dopo due giorni. La sua sciata comunque, sembra non essere ancora quella dei duelli contro il mostro sacro Hirscher. In alto taglia come un falegname per poi regalare la gare a Yule con un errore grossolano in fondo al muro. Dopo il ritiro di Marcel, sembra che il Vikingo abbia sottovalutato veramente troppo la concorrenza. Voto: 8
Clement Noel: che sciata, che solidità, che facilità. Degno di portare sulle spalle il pettorale rosso. Il futuro è tuo. Il presente anche. Voto: 9
Johannes Stroelz: una prima manche degna del cognome di suo padre lo colloca tra i grandi dello sci. Errore disumano la seconda, recuperato con grande atteggiamento. Avrebbe fatto disastri. Voto: 9
Manfred Moelgg: 37 anni, 305 gare in coppa del mondo. I giovani, invece di lamentarsi in continuazione e credersi tutti Hirscher, dovrebbero ammirare Manny il redivivo, e poi tacere. Uno che si finisce le ginocchia in sella alla sua Pinarello F12. Un nono posto che dimostra un’ altra volta ancora il valore di questo guerriero immortale. Ti aspettiamo il 5 luglio alla Maratona, sulle tue salite. Voto: 1000000000
Alex Vinatzer: dopo una buona prima manche ci si aspettava una seconda del tutto per tutto. Una sciata ancora troppo stretta sul palo e qualche errore di troppo nella diagonale centrale, lo riportano nel purgatorio del centro classifica dopo il podio di Zagabria. Sette persone in 15 centesimi, quasi come nelle donne. Voto: 6
Simon Maurberger: dopo il 10. posto di Zagabria, Maubi mette nello zaino altri punti importantissimi per provare ad entrare nei 30 della start list di slalom. Dopo diversi anni di stenti e tribolazioni sul Canalone Miramonti, finalmente Campiglio è tua. Voto: 7
Andre Myhrer: il campione olimpico si presenta nella Perla delle Dolomiti con il suo moto-room in pieno stile Milleriano, salvo poi commettere un interno alla prima porta come un cucciolo. Voto: 3
Marco Schwarz: per un momento oggi abbiamo creduto potesse veramente vincere lui. Seconda manche bruttissima per Blacki, che sarà già in viaggio verso Adelboden. Voto: 5
Manuel Feller: non abbiamo più parole per descrivere questo cavallo di razza; imprevedibile, una mina vagante. Il ghiaccio di Madonna non ti permette di sciare con le anche fuori. Voto: 4
Michi Matt: come il fratello Mariettu, almeno una volta nella vita bisogna provare l’ ebrezza di non girare i 30 sul Canalone Miramonti. Voto: 1