Una classica ormai entrata nella storia, lo dice l’albo d’oro, lo dicono i nomi delle squadre al via e lo si respira nell’aria quanto conti il Piccolo Lombardia nel mondo degli Under 23. Al mattino parlavano tutti della fuga ma così non è stato, al punto che i continui attacchi hanno regalato medie da professionisti compromettendo i sogni di tutti coloro che sognavano il colpaccio da lontano. In casa Zalf tutti per Andrea Vendrame, il trevigiano sta attraversando un grande momento di forma, la Colpack per Ravasi e poi gli stranieri. Lo stato di salute del nostro ciclismo e quello estero si è notato nel pre gara con BMC, Lotto Soudal e Team Wiggins presentatesi con Bus da professionisti e body di un altro livello rispetto a tutti quanti. Un confronto impetuoso, ma in gara i nostri ragazzi hanno dimostrato che le gambe ed i motori italiani non sono solamente vivi, ma non hanno nulla da invidiare al resto del mondo.
La corsa è stata caratterizzata da una maxi caduta nelle gallerie dopo Lecco, dove Zalf e Colpack ritrovatesi davanti hanno messo alla frusta i venti corridori rimasti davanti con un ritmo altissimo fino ai piedi del Ghisallo. Transitati in cima a questo monumento, in discesa nove corridori prendono il largo; nomi importanti come Orsini, Vendrame, Lafay, Ballerini, Frankiny, il vincitore del Giro del Belvedere Patrick Muller, Bjorg Lambrecht e Harm Vanhoucke. Questi i corridori che si sono giocati la vittoria, con Andrea Vendrame scalpitante sulla salita di Villa Vergano. Tra Villa Vernago e l’ultima ascesa della Marconaga ecco andarsene Vanhoucke con Ravasi, brillanti nel guadagnare un vantaggio massimo di 22″. Negli ultimi metri però ecco l’attacco di Vendrame. Una grinta pazzesca, una rabbia negli occhi che non si vedeva dei tempi di Danilo Di Luca ed Il bronzo di Plumelec si riporta davanti con un numero da grande corridore riaprendo i giochi per la vittoria. Nella picchiata verso il traguardo la superiorità numerica Lotto Soudal e la scuola belga fa la differenza. I due fiamminghi, inizialmente attardati, rientrano negli ultimi due Km lanciando poi due attacchi. Il secondo con Vanhoucke è quello buono, dietro nessuno si prende la responsabilità di chiudere ed il fiammingo classe 1996 va a vincere lasciando Vendrame a vincere la volata per il secondo posto con Lambrecht in terza piazza. Dietro ecco Davide Ballerini veramente encomiabile per la sua generosità in un percorso troppo duro per le sue caratteristiche, impressionanti le sue menate nei pochi tratti in pianura ed in discesa dove Kwiatkowski e Sagan avrebbero apprezzato il suo stile. Non sappiamo invece che cosa sia successo al Campione Europeo Riabuschenko. Il biellorusso è tansitato sull’ultima salita a velocità doppia, con un’azione la quale ha lasciato senza parole il pubblico presente.
Un’occasione persa per Vendrame, meritava la vittoria, correre da favoriti ed essere protagonisti di azioni così convincenti è segno di grande maturità, merita di passare professionista. Maturità che hanno dimostrato anche quei ragazzi che tra pochi giorni si giocheranno l’oro mondiale a Doha. Abbiamo un vero squadrone, ragazzi con un motore che non si vedeva da anni ed hanno i Watt per far saltare il banco in mezzo al deserto. La sicurezza Consonni, la classe di Ganna, la pazzia di Albanese, le gambe di Ballerini, ragazzi, fateci divertire.
@bauerdatardaga